Crescono i distretti industriali
Bergamo è il più grande d’Italia

In dieci anni è sceso il numero di distretti industriali, ma è cresciuta la loro dimensione. Il più grande? Bergamo.

In base ai dati dell’Istat, nel 2011 erano infatti 141,40 in meno rispetto al 2001 e «rappresentano circa un quarto del sistema produttivo del Paese, in termini sia di numerosità (sono pari al 23,1% del totale dei Sistemi Locali di Lavoro) sia di addetti (assorbono il 24,5% dell’occupazione) sia di unità produttive (il 24,4% delle unità locali è localizzato nei distretti)».

Aumenta invece la dimensione dei distretti: ognuno è costituito da 15 comuni, nel 2001 erano 13. Il territorio di riferimento del modello distrettuale italiano resta il Nord-est con 45 distretti. Secondo i dati del 2011 forniti dall’Istat, in questa zona «oltre due terzi dei Sistemi Locali del Lavoro corrispondono a distretti industriali». Nel Nord-ovest - continua l’Istat - ci sono 37 distretti e al Centro 38. Al Sud ce ne sono 17, distribuiti fra Puglia (7), Campania (6) e Abruzzo (4). Nelle Isole sono concentrati solo in Sardegna, dove tutti i sistemi locali manifatturieri hanno caratteristiche distrettuali.

Ma il distretto più ampio è quello di Bergamo, «sia come numero di comuni (123) sia come unità locali e addetti» sottolinea l’istituto nazionale di statistica. Dopo Bergamo, nelle prime dieci posizioni per numerosità di impianti produttivi e occupati «ci sono i distretti di Padova, Busto Arsizio, Como, Brescia, Prato, Reggio nell’Emilia, Treviso, Lecco e Vicenza», prosegue l’Istat.

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