Cronaca di una puzza annunciata
Da martedì si può spandere il letame

Se da martedì comincerete a sentire quell’inconfondibile odore nell’aria, sappiate che è iniziata (in anticipo) la stagione.

È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il decreto che anticipa al 2 febbraio l’ultimo giorno di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati, anticipando il via libera di 12 giorni (nel precedente decreto il divieto era fissato al 14 febbraio compreso).

ACCOLTE RICHIESTE DELLE CATEGORIE
«Abbiamo accolto le richieste di tutte le organizzazioni sindacali agricole, anticipando la scadenza del divieto di spandimento, senza per questo contrastare le norme di riferimento - precisa l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava -. Allo stesso tempo, ci auguriamo che dal Tavolo sui nitrati del prossimo 10 febbraio si riesca finalmente a tornare a casa con un risultato favorevole al sistema agricolo, penalizzato in questi anni in maniera assurda. Si cambino regole assurde e datate».

LE REGOLE
Sulla base del decreto regionale a partire dal 3 febbraio sarà possibile effettuare lo spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati, salvo nei casi di impedimento indicati dalla normativa o al verificarsi di avverse condizioni atmosferiche che non consentano una corretta utilizzazione agronomica; per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65% per le quali resta in vigore il divieto fino a fine febbraio 2015.

I MOTIVI DELL’ANTICIPO
L’anticipo della fine del blocco è dovuto al fatto che nel periodo 5-16 novembre (cioè 12 giorni prima che iniziasse il blocco) non è stato mai possibile alle imprese agricole effettuare lo spandimento di letami, liquami, fanghi e fertilizzanti azotati diversi dagli effluenti di allevamento e acque reflue utilizzati ai fini agronomici, in considerazione del divieto di spandimento nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi.

Per questo motivo il periodo di sospensione degli spandimenti è iniziato di fatto il giorno 5 novembre e dunque il periodo dei 12 giorni successivi (fino al 16 novembre compreso) può rientrare nel calcolo del periodo di divieto di spandimento, previsto in 90 giorni.

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