Dati sul lavoro: il primo trimestre è ok
Si sta recuperando sulla fine del 2014

Nella sede di Confindustria Bergamo si è tenuta stamattina, mercoledì 10 giugno, la riunione dei componenti del tavolo tecnico di Modello Bergamo, durante la quale sono stati illustrati i dati dell’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro relativi all’anno 2014 e al primo trimestre 2015.

I dati del primo trimestre 2015 sono confortanti: le comunicazioni totali di avviamento in provincia di Bergamo sono state nei primi tre mesi dell’anno 35.768 con un incremento del 7,7% a paragone del primo trimestre 2014. Le cessazioni complessive sono pari a 29.332, in aumento del 4,2% su base annua. Il saldo tra avviamenti e cessazioni è dunque positivo per 6.436 unità (era dal primo trimestre 2011 che non si registrava un dato più positivo), un valore superiore a quello del primo trimestre 2014 (+5.069) ma in grado di recuperare solo una parte della notevolissima perdita (-10.235) registrata nell’ultimo trimestre 2014.

Mentre i dati riferiti al 2014 confermano un trend negativo nel rapporto tra cessazioni e assunzioni, molto accentuato soprattutto nell’ultimo trimestre, i numeri del primo trimestre lasciano intravedere uno spiraglio positivo, che ci si augura possa essere confermato dai dati successivi affinché si possa parlare di una vera e propria inversione di tendenza. «Lavorare insieme in questa cabina di regia è fondamentale per attuare efficaci politiche del lavoro - ha detto il presidente della Provincia Matteo Rossi - è nostra intenzione creare intese territoriali in ciascuna delle aree omogenee in cui abbiamo suddiviso il territorio, per interventi mirati e condivisi».

Sull’argomento è intervenuto anche l’onorevole del Pd Antonio Misiani: «I dati del report sui flussi del mercato del lavoro nel primo trimestre in provincia di Bergamo sono decisamente incoraggianti. C’è una prima, visibile inversione di tendenza testimoniata dalla crescita delle assunzioni e dal saldo assunzioni-cessazioni tornato finalmente in territorio positivo. Molto significativa è la crescita delle assunzioni a tempo indeterminato, sicuramente riconducibile agli incentivi previsti dalla legge di stabilità».

«È ancora presto, invece, per valutare l’impatto del contratto a tutele crescenti, poiché il decreto legislativo che lo introduce è entrato in vigore solo il 7 marzo. Nei prossimi giorni il governo dovrebbe varare gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act, completando un progetto di riforma che per funzionare appieno ha bisogno di una moderna rete di protezione sociale e di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Sarà fondamentale, in quest’ottica, la capacità di fare squadra tra i diversi livelli istituzionali, chiarendo rapidamente il futuro dei servizi per l’impiego gestiti dalle province».

Nel link allegato il pdf con tutti i dati del primo trimestre 2015

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