Droni bergamaschi in Burundi
per distribuire medicine alla popolazione

È pronto a spiccare il volo il drone bergamasco che potrebbe distribuire i medicinali alla popolazione del Burundi.

Artefice del progetto umanitario è Dronica, la start up cittadina guidata dai bergamaschi Luca Rettore e Ferdinando Longhi e dal fiorentino Giacomo Parlanti. Si chiama Sentinel il velivolo ad ala fissa e alimentazione elettrica, con struttura in Epo (materiale plastico espanso) e carbonio, creato dall’azienda, costituita nei primi mesi del 2015, che si occupa di produzione, noleggio e vendita di droni, personalizzando il tutto su esigenza dei clienti. L’aeromobile a pilotaggio remoto (Apr è il termine tecnico per drone) è in grado di volare per un raggio di cento chilometri paracadutando il carico su coordinate prestabilite e senza necessità di scalo.

«Oltre al trasporto di medicinali e strumenti chirurgici in zone geografiche difficili da raggiungere - spiega Rettore, responsabile della strategia aziendale - i droni possono essere impiegati anche per il monitoraggio delle coltivazioni e del bestiame e anche per il censimento della popolazione».

Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: «Vorremmo esportare la nostra tecnologia e formare il personale locale perché in Burundi possano eseguire autonomamente le missioni quotidiane. Una volta formata la squadra sul posto noi continueremo a fornire l’assistenza remota, lasciando spazio alla nuova realtà». E una richiesta, per un progetto molto simile sempre in Africa centrale, è arrivata anche dalle Nazioni Unite. «Stiamo valutando la fattibilità in questi giorni», dice Rettore.

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