Energia casalinga per rafforzare il tessile

Pilenga al convegno di Dalmine: attraverso la cogenerazione è possibile contenere i costi Il caso della Europizzi di Urgnano, 15 anni fa la prima impresa bergamasca su questo fronte

Un’intuizione può fare la differenza in azienda: è avvenuto così per Italo Pilenga, presidente dell’Europizzi Spa, che ha introdotto nella sua tintoria di Urgnano un impianto di cogenerazione che ha permesso di autoprodurre energia a costi inferiori rispetto a quelli d’acquisto. Pilenga nel 1991 è stato il primo imprenditore bergamasco tessile a introdurre in azienda il sistema della cogenerazione (produzione di energia termica ed elettrica utilizzando anche il recupero di emissioni della produzione): questo gli ha permesso da un lato di ridurre i costi per il fabbisogno energetico, e dall’altro di rendere più controllabile i costi variabili legati alle oscillazioni del prezzo dei combustibili.

Il caso della Europizzi, come emblematico dei vantaggi della cogenerazione, è stato presentato nel corso del convegno «Conoscere per guardare al futuro» tenutosi ieri e venerdì alla sede di Dalmine dell’Università di Bergamo. All’incontro, organizzato da Aictc, l’Associazione italiana di chimica tessile e coloristica, hanno partecipato anche professionisti stranieri, per presentare le nuove frontiere del settore tessile.

In base alla ricerca presentata al convegno da due docenti dell’Università di Bergamo, Antonio Perdichizzi e Giuseppe Franchini, per la Euripizzi la cogenerazione ha giocato un ruolo significativo per il contenimento del costo dell’energia: attraverso tre impianti che permettono di recuperare calore dai gas di scarico dell’impianto, si è arrivati a risparmiare circa il 15 % delle spese energetiche.

Inoltre, il funzionamento automatico del sistema permette di scegliere quando autoprodurre energia e quando acquistarla dalla rete, secondo la convenienza delle tariffe, diverse a seconda dei giorni e dell’orario.

A conferma dei buoni risultati che possono arrivare dalla cogenerazione, Antonio Perdichizzi nella sua relazione ha ricordato che molte altre aziende tessili della bergamasca si sono successivamente dotate di impianti di questo genere. Anche se l’Europizzi resta il pioniere, in provincia di Bergamo, su questo fronte.

(24/09/2006)

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