Fondo per il sostegno degli artigiani
Aiuti per 4 mila lavoratori e 850 aziende

Un accordo, siglato nei giorni scorsi, tra Cgil, Cisl e Uil regionali e le quattro associazioni dell’artigianato(Confartigianato, Cna, Claai Casartigiani) ha reso operativo in Lombardia il Fondo Bilaterale per il Sostegno al redito degli Artigiani (Fbsa, nell’acronimo).

Il Fondo, costituito di recente a livello nazionale, in pratica integra e sostituisce la cassa integrazione in deroga, sulla base della riforma Fornero del mercato del lavoro.

Si tratta in sostanza di una sorta di «Cassa integrazione mutualistica» fatta in casa che permette di usare al meglio le risorse della bilateralità e di indirizzarle verso uno scopo oggi prioritario, il sostegno di chi è colpito dalla crisi. Si stima che fino a ottomila lavoratori lombardi di aziende in difficoltà potranno arrivare a godere di tale strumento, sempre che il governo rifinanzi la parte di competenza pubblica. A Bergamo, il Fbsa vede un potenziale bacino di circa 4.000 lavoratori coinvolti e oltre 850 aziende .

Il Fbsa interverrà quindi anche sul territorio lombardo per coprire, d’intesa con Inps e con le regole previste dall’Aspi, le sospensioni dal lavoro per quelle aziende artigiane in crisi che continuano ad avere cali di mercato o di commesse. Potrà riconoscere sospensioni fino a 90 giornate di calendario da qui a fine anno, anche in modo spezzettato e non continuativo, per i lavoratori coinvolti da tali crisi. Potranno accedere al sostegno solo le aziende iscritte e in regola con la bilateralità del settore.

«L’accordo - ha detto Osvaldo Domaneschi, segretario generale della Cisl Lombardia -dimostra la concretezza e l’utilità della bilateralità e della contrattazione, perché permette di dare un sostegno e una tutela concreta proprio ora che la cassa in deroga si sta esaurendo. Abbiamo svolto una trattativa intensa per non abbandonare quelle imprese e quei lavoratori che ancora si dibattono nella crisi in un settore, l’artigianato, che è stato travolto in misura superiore alla stessa industria».

Rispetto ai tanti «che pensano di battere la crisi a parole e slogan - ha aggiunto – abbiamo dimostrato una volta di più che il sindacato, quando dialoga bene con le controparti e sa agire con coraggio, genera soluzioni utili non solo chiedendo allo Stato, ma dando propri strumenti e soluzioni».

Anche a Bergamo si saluta positivamente l’accordo regionale. «È una iniziativa che risponde seppur transitoriamente al prossimo passaggio dalla cassa in deroga all’avvio dei nuovi ammortizzatori sociali “universali” – commenta Giacomo Meloni, segretario bergamasco della CISL -, obbligatori da gennaio del prossimo anno, per le piccole imprese e gli artigiani per i quali si prevedono tre tipi di fondi: alternativi (già esistenti), settoriali presso l’INPS, e il fondo di integrazione salariale».

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