Giovanna, 51 anni, si rimette in gioco
Continua con la Indesit, nelle Marche

Anche questa è flessibilità: fare armi e bagagli e trasferirsi a 600 chilometri da casa. Per tenersi stretto un lavoro che oggi non ti offre più nessuno, almeno se sei nell’età degli «anta». Così ha deciso Giovanna, 51 anni, di cui una decina passati alla Indesit di Brembate Sopra, che oggi non c’è più.

Anche questa è flessibilità: fare armi e bagagli e trasferirsi a 600 chilometri da casa. Per tenersi stretto un lavoro che oggi non ti offre più nessuno, almeno se sei nell’età degli «anta». Così ha deciso Giovanna, 51 anni, di cui una decina passati alla Indesit di Brembate Sopra, che oggi non c’è più. Ci sono la Cassa integrazione (in scadenza a fine giugno), gli incentivi all’esodo e poi la mobilità, ma lavoro niente.

Non per i 98 ancora in forza al colosso del «bianco» e cinque di loro hanno voluto giocarsela e ripartire da Comunanza, comune marchigiano dove Indesit è presente con uno stabilimento in cui si producono lavabiancheria e lavasciuga di alta gamma e dove lavorano circa 630 dipendenti.

Giovanna la valigia non l’ha ancora fatta, ma è abituata ad un certo sprint. Prima di cimentarsi con le lavatrici (Giovanna era addetta al controllo qualità) lavorava per Trussardi nella sede di Almè. La moda ha i tempi stretti e se un tenore del calibro di Pavarotti ti chiede una camicia al volo per Sanremo tu prendi e gliela fai avere. «Per la prima del film “Prêt- à-porter”, in cui Nicola Trussardi aveva un cameo, abbiamo corso come matti per fare avere in tempo una pochette a tutte le invitate».

Il fattore tempo, insomma, non spaventa Giovanna. Lasciare amici e parenti un po’ sì. «D’altronde in tanti mesi di colloqui non sono riuscita a trovare lavoro e, anche se alla mia età non è quello che ci si augura, ho colto l’opportunità offerta da Indesit».

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