I marchi de «I Viaggi del Ventaglio»
acquisiti dalla Turisberg di Colombo

Bruno Colombo, titolare di Turisberg e in epoca meno recente presidente del comitato esecutivo soci di Buon Viaggio, si è aggiudicato ad una asta i marchi nominativi e figurativi de «I Viaggi del Ventaglio»

Bruno Colombo, titolare di Turisberg e in epoca meno recente presidente del comitato esecutivo soci di Buon Viaggio, si è aggiudicato ad una asta i marchi nominativi e figurativi de «I Viaggi del Ventaglio»

Bruno Colombo, per uno scherzo del destino porta il medesimo nome dello storico patron del Ventaglio. «Abbiamo partecipato all’asta indetta dal collegio dei curatori fallimentari e l’abbiamo vinta – spiega Colombo -, con un investimento pari a 250 mila euro (la base d’asta era pari a 120 mila euro)».

Turisberg, marchio presente da quasi 50 anni sul mercato, intende così imprimere un’accelerata al proprio sviluppo e in questo senso Colombo sottolinea che «stiamo entrando a far parte di una società finanziaria che si interessa di turismo e in questo senso il riposizionamento dei marchi del Ventaglio, probabilmente sempre nel ramo villaggista, sarà una base importante dalla quale partire, non prima del prossimo inverno».

Intanto, si attende la conferma ufficiale del giudice, che secondo il collegio dei curatori dovrebbe avvenire nell’arco delle prossime due settimane.

LA STORIA DEL MARCHIO

Fondato nel 1976 come operatore di nicchia, culturale e naturalistico, il Ventaglio è stato il primo tour operator italiano a lanciare il pacchetto che abbina villaggio all inclusive e charter, divenendo leader di mercato incontrastato sul segmento.

Nel 2001 Gruppo Ventaglio si è quotato a Piazza Affari, e ha subito avviato una serie di successive acquisizioni: marchi come Best Tours, Columbus, Caleidoscopio, Utat, i vettori Lauda Air e poi Livingston, riuniti in Livingston Aviation Group.

Nel 2007 Gruppo Ventaglio aveva una settantina di villaggi nel mondo, raddoppiati rispetto al 2004, per un totale di oltre 25mila posti letto.

In liquidazione da fine 2009, il fallimento del gruppo è stato dichiarato dal tribunale di Milano alla metà del 2010, i marchi erano in vendita dal 2012, in un blocco unico per un valore minimo di 1,2 milioni di euro.

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