La «bolla cinese» terrorizza i mercati
A Milano la Borsa perde il 5,96%

Affossata dall’esplosione della «bolla cinese» è stata una giornata pesantissima per la Borsa di Milano, in linea con le altre piazze europee: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 5,96% a 20.450 punti, l’Ftse All share in calo del 5,70% a quota 22.046.

Molto male tutti i settori, segno che la debolezza è strutturale del mercato, con alcune blue chip che comunque hanno pagato moto duramente: Tenaris ha perso il 9,6%, Eni il 7,9%, Fca il 7,7%, Mps il 7%. Molto male anche le altre banche: Unicredit -6,2%, Intesa -6,1%, Banco Popolare -5,67% e Ubi Banca -5,38%.

Deboli inoltre Telecom (-5,3%) e Generali (-5,1%) mentre hanno tenuto Pirelli, Ansaldo e Wdf, che hanno chiuso con ribassi inferiori al punto percentuale. Nel paniere a minore capitalizzazione la Lazio si è mossa in controcorrente con un rialzo finale del 2,3%, seguita da Parmalat (+1,2%).

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