L’agricoltura ha bisogno di giovani
La Regione stanzia 23 milioni di euro

In agricoltura il ridotto ingresso di giovani nel settore è uno dei nodi irrisolti: minaccia non tanto il futuro delle produzioni agricole quanto la sopravvivenza delle aziende e il conseguente presidio del territorio.

Proprio per questo motivo Regione Lombardia ha deciso di mettere a disposizione dei giovani agricoltori al primo insediamento 23 milioni di euro, suddivisi in otto periodi di riferimento.

Lo ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Lombardia Gianni Fava annunciando che è stato pubblicato sul Burl il decreto della Direzione generale Agricoltura di Regione Lombardia, con le disposizioni attuative per la presentazione delle domande relative all’Operazione 6.1.01 «Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori» del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Le risorse complessive ammontano a 23 milioni. Con il decreto si è inoltre stabilito che, esclusivamente per il primo periodo di presentazione delle domande della compilazione

informatica del «Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola» - ossia dal 22 dicembre 2015 fino alle ore 12 del 29 gennaio 2016 (nell’indisponibilità, fino al 30 gennaio 2016) -, lo stesso dovrà essere compilato per via telematica successivamente e comunque entro le ore 12 del 18 febbraio 2016. La presentazione delle domande è suddivisa in otto periodi come indicato nel bando.

Possono presentare domanda i giovani agricoltori che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola, in qualità di: titolare di una impresa individuale oppure rappresentante legale di una società agricola di persone, capitali o cooperativa.

Il primo insediamento deve avvenire in un’impresa o in una società, che abbia nel territorio della regione Lombardia il centro aziendale, se esistente, costituito dagli edifici rurali indicati nel fascicolo aziendale oppure almeno il 50 per cento della superficie agricola utilizzata aziendale (Sau).

Le domande sono distinte, per la determinazione dell’importo del premio, secondo la zona altimetrica della Sau ubicata in Lombardia dell’azienda condotta dal richiedente alla chiusura della domanda. In particolare, sono distinte domande presentate da richiedenti che conducono un’azienda la cui Sau, ubicata in Lombardia, ricade per più del 50 per cento in: a) zona svantaggiata di montagna, con questo intendendo che più del 50 per cento della Sau ricade nel territorio dei Comuni compresi nell’Allegato B del PSR 2014-2020; b) altre zone.

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