«Grave recessione del mercato»
«Chiesa Spa» chiede il concordato

La Franco Chiesa s.p.a. ha depositato giovedì 30 aprile al Tribunale di Bergamo una domanda di concordato preventivo per cessione di beni, con contestuale richiesta di autorizzazione all’esercizio provvisorio sino al 30 giugno 2009.

«Le cause dello stato di crisi nel quale si e’ venuta a trovare la societa’ - si legge in un comunicato stampa diffuso dalla società stessa - vanno individuate nella grave recessione del mercato dell’edilizia, che ha inciso sul valore della produzione ed ha inoltre creato nell’ultimo periodo insostenibili tensioni di carattere finanziario. Il tutto nel contesto degli importanti investimenti sostenuti dalla societa’ negli ultimi anni, con la finalita’ di rafforzare la propria presenza nell’ambito della provincia di bergamo e delle province limitrofe».

«La domanda di concordato prevede la cessione in favore dei creditori di tutto il patrimonio sociale, la cui realizzazione a valori prudenziali consente di prevedere il soddisfacimento integrale delle spese di procedura e dei creditori privilegiati, nonche’ del 37,8% dei creditori chirografari. La societa’ conferma l’esistenza di trattative finalizzate all’affitto dell’azienda con interlocutori che sono destinati ad assorbire parte significativa del personale dipendente. anche nell’ottica del perfezionamento della trattativa, nell’interesse dei creditori e del pesonale dipendente, e’ stato richiesto l’esercizio provvisorio sino al 30 giugno 2009, al fine, tra l’altro, di conservare l’avviamento».

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