Lascia il decano di Apindustria

Va in pensione Gianni Locatelli: da 35 anni nell’associazione e per 25 direttore «All’inizio rapporti difficili con l’Unione. Oggi siamo cresciuti nei servizi ai soci»

Ultime ore di lavoro per una delle figure storiche delle organizzazioni di categoria della nostra provincia: dopo 25 anni trascorsi alla guida dell’associazione (e a 35 anni dal primo impiego), va in pensione il direttore di Apindustria (Associazione industriali delle piccole e medie imprese), Gianni Locatelli. Da gennaio, lascerà il posto all’attuale condirettore Edoardo Ranzini.

Locatelli, nato nel 1946, è arrivato giovanissimo all’Api (questo il nome dell’associazione fino al 2004). «Era il 1° aprile 1971 - ricorda oggi, mentre, nella sede Apindustria di via San Benedetto, è impegnato a sgomberare il suo ufficio - ma non era un "pesce d’aprile": avevo 25 anni e ad assumermi era stato il cavalier Emilio Bombassei (padre dell’attuale patron della Brembo, Alberto) che all’epoca era presidente dell’Api, mentre segretario era Aldo Luppi».

Di presidenti dell’Api, in effetti, prima come funzionario e poi come direttore, Locatelli ne ha visti passare parecchi: dopo Bombassei (che era succeduto a Renato Fassi), rimasto alla guida fino al 1977, sono seguiti Giuseppe Spinella (per solo un anno, poiché in seguito era stato eletto presidente nazionale Confapi), Paolo Ciccolini (presidente fino al 1982), Lino Belotti (1982-86), Paolo Moretti (1986-1991), Corrado Calabrese (1991-2000) e infine, dal 2000, l’attuale presidente Paolo Agnelli.

È uno dei direttori delle associazioni economiche più longevi in assoluto: alle spalle del decano Luigi Trigona (direttore dell’Ascom dal 1979), c’è lui.

La carriera di Gianni Locatelli, in pratica, va a coincidere con la storia stessa dell’Api a Bergamo, fondata nel 1965. La realtà associativa, in quegli anni Sessanta, era ancora tutta da costruire (gli associati erano una cinquantina, mentre oggi sono 450) e idem la struttura organizzativa: nella sede di via Pradello lavoravano in tutto tre impiegati, mentre oggi, tra Apindustria e Apiservizi (che dal 1973 hanno sede in via San Benedetto) i dipendenti sono una quindicina.

(29/12/2006)

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