Latte, mille posti di lavoro «bruciati»
La Provincia: ora garantire prezzo equo

Si stima che il crollo del prezzo del latte abbia portato tra il 2003 e il 2013 alla perdita di 7 mila posti di lavoro in Lombardia, di cui mille in Bergamasca. Il Consiglio provinciale nella seduta del 12 maggio ha approvato all’unanimità una mozione sul tema.

Il documento, presentato dal consigliere delegato all’Agricoltura Demis Todeschini, ha come obiettivo l’interessamento della Provincia presso Regione e Governo per tentare di raggiungere un accordo che garantisca un prezzo equo del latte alla stalla per gli allevatori, all’indomani della cessazione del regime delle quote latte avvenuta lo scorso 1° aprile.

Oltre alla questione legata al prezzo, la mozione sottolinea la necessità di sostenere gli allevatori italiani anche attraverso la valorizzazione dei prodotti e una maggiore trasparenza sulle etichette circa la provenienza del latte per tutti prodotti da esso derivati.

«La nostra agricoltura si distingue soprattutto per la qualità, quindi è fondamentale puntare sulla distinzione indicando chiaramente sulle etichette la presenza di latte italiano – ha spiegato il consigliere Todeschini – se vogliamo che i consumatori scelgano i nostri prodotti dobbiamo prima di tutto metterli nella condizione di farlo».

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