Le multinazionali tornano a investire
Lombardia top: vale la metà di tutta Italia

Dall’azienda farmaceutica statunitense che ha investito in ricerca e sviluppo a Lodi a quella indiana che ha acquisito una impresa milanese in difficoltà e ha salvato i dipendenti nel settore valvole, fino al colosso cinese che ha aperto vicino a Segrate il primo centro internazionale sulle microonde nel settore delle telecomunicazioni.

l progetto «Invest in Lombardy» che ha contribuito a creare 700 posti di lavoro in due anni in Lombardia e oltre 100 milioni di investimenti, portando in media un nuovo investitore estero sul territorio ogni due settimane. La Lombardia è il cuore economico dell’Italia e per investimenti esteri è tra le prime dieci regioni d’Europa. A fronte del 16,4% della popolazione residente in Italia e del 18,4% delle imprese attive nel Paese, gli indicatori di internazionalizzazione della Lombardia registrano una performance significativamente alta nel panorama nazionale: 27,7% esportazioni; 30,9% importazioni; 30,8% sussidiarie estere di aziende italiane. È quanto emerge dall’Annual Report realizzato da Invest in Lombardy, l’agenzia di Promos/Camera di commercio di Milano, Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, dedicata all’attrazione di investimenti diretti esteri sul territorio lombardo.

Alla fine del 2014 sono attive in Lombardia circa 5.600 imprese partecipate da multinazionali estere; tali imprese occupano oltre 560.000 dipendenti e il loro giro d’affari sfiora i 255 miliardi di euro. Le imprese a partecipazione estera con sede in Lombardia rappresentano circa il 43% di tutte le imprese a partecipazione estera attive in Italia e il loro peso sale al 48% del totale in termini di numero di dipendenti e di fatturato.

«La composizione settoriale risulta assai articolata riflettendo la multisettorialità dell’economia Lombarda, che ne rappresenta un indubbio punto di forza – dichiara Pier Andrea Chevallard, Direttore di Promos - concentrazioni di particolare rilievo si registrano nei settori del commercio e dei servizi alle imprese, dove il peso della Lombardia supera il 50% del totale nazionale».

Nel 2013 il 29,3% di tutte le operazioni M&A in ingresso in Italia (acquisizione o partecipazione) si sono concentrate in Lombardia. Europa e Stati Uniti rimangono saldamente in testa nella classifica dei paesi più interessati ad investire in Italia, ma la vera novità sono i BRICs: in dieci anni il peso dei loro investimenti è passato dallo 0,4% al 9,3%. Nello scenario attuale, le aziende straniere investono in Italia perché attratte da risorse umane qualificate e da competenze e tecnologie di primo livello.

Ecco la ripartizione percentuale delle imprese lombarde a partecipazione estera, dei loro dipendenti e del fatturato per provincia.

Provincia – Imprese – Dipendenti – Fatturato

Bergamo 4,6 – 6, 7 – 3, 9

Brescia 4,5– 2,2 – 2,3

Como 2,8 –1,4 – 1,0

Cremona 1,0 – 0,9 – 0,8

Lecco 1,2 – 0,9 – 0,5

Lodi 0,6 – 0,6 – 0,4

Mantova 0,8 – 0,9 – 1,7

Milano 72,0 – 73,6 – 78,2

Monza-Brianza 7,2 – 8,2 – 7,6

Pavia 0,9 – 0,6 – 0,7

Sondrio 0,2 – 0,2 – 0,1

I dipendenti e il fatturato sono attribuiti alla provincia di localizzazione della sede principale dell’impresa. Non sono considerate le imprese dei settori bancario, assicurativo, finanziario e immobiliare. Fonte: banca dati Reprint, R&P – Politecnico di Milano.

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