L’artigianato frena ma resta sopra la media

Più 1,9% l’andamento in Bergamasca tra gennaio e marzo. Bene le vendite interne che segnano un più 4,9%

Crescita ma con decisa attenuazione del fenomeno: è riassumibile in questi termini l’andamento del settore produttivo artigiano nella prima parte del 2007. Tra gennaio e marzo scorso, infatti, secondo l’indagine congiunturale di settore condotta dalla Camera di commercio nell’ambito dell’indagine congiunturale regionale, l’artigianato manifatturiero bergamasco nel primo trimestre ha evidenziato una variazione tendenziale grezza della produzione pari ad un +1,9%: un risultato meno vistoso rispetto alla precedente indagine (quando si evidenziò per il quarto trimestre del 2006 un incremento del 3,8%), ma comunque superiore al dato medio regionale.

La variazione congiunturale destagionalizzata è stata pari ad un +1,52%, in sostanziale continuità con la precedente rilevazione. Per quanto riguarda l’andamento settoriale, la meccanica è in progresso (+2,4%) su base annua, mentre è stazionario il tessile e in calo l’abbigliamento (-1,2%).

Secondo l’indagine congiunturale, la quota delle aziende artigiane che riporta flessioni produttive più negative di un meno 5 per cento è pari al 19,6% (14,3 per cento era la quota che si registrava nel precedente trimestre) del campione, mentre la quota di quelle con incrementi oltre il 5 per cento raggiunge il 31,6 per cento (21,8 per cento la volta scorsa). Il saldo complessivo tra variazioni positive e negative è pari al +14,9%, sostanzialmente invariato rispetto alla rilevazione precedente.

Per quanto riguarda invece, l’andamento delle vendite, gli artigiani manifatturieri bergamaschi hanno registrato un aumento del fatturato interno (+4,9% la rilevazione della variazione tendenziale) mentre risulta in leggera flessione la variazione del fatturato estero (-0,7%).

(27/05/2007)

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