Matrimonio Ubi-Banco Popolare?
Nulla di ufficiale, indiscrezioni insistenti

A volte ritornano. Era il 4 aprile del 2000 quando la Popolare di Bergamo e quella di Verona annunciavano la fine delle trattative, avviate a gennaio di quell’anno, per creare la SuperPopolare, come era stata definita all’epoca.

Quindici anni dopo, e in uno scenario completamente diverso, tornano ora insistenti voci e indiscrezioni su un possibile matrimonio tra i due gruppi nati dall’evoluzione dei due istituti di allora: Ubi da una parte e Banco Popolare dall’altra. Non c’è niente di ufficiale e non più tardi di mercoledì scorso il consigliere delegato di Ubi, Victor Massiah, a precisa domanda su colloqui in corso con il Banco ha risposto: «Oggi tutti parlano con tutti. Non ci sono novità».

L’estate, però, potrebbe servire per mettere a fuoco qualche ragionamento preliminare. Ubi, infatti, ha giocato d’anticipo ed è stata la prima a muoversi per la trasformazione in Spa. Il parere della Banca d’Italia è atteso entro settembre. A ottobre si terrà quindi l’assemblea straordinaria dei soci: si parla del 10 ottobre come data più probabile, anche se non è ancora del tutto escluso che si possa andare pure al sabato successivo.Sistemato questo capitolo, si potrebbe mettere mano a operazioni straordinarie.

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