Mille assunzioni in più per Intesa
Gli esodi volontari a quota 7 mila

A Bergamo del nuovo migliaio di assunti dovrebbero essere comprese circa 250 persone.

Intesa Sanpaolo rivede al rialzo il suo piano organici, annunciando che procederà a ulteriori mille assunzioni, in aggiunta alle 2.500 già previste dall’accordo sindacale del 29 settembre 2020 sottoscritto con i sindacati e finalizzato, spiega una nota del gruppo, «a un ricambio generazionale senza impatti sociali e alla valorizzazione delle persone di Intesa Sanpaolo risultante dall’acquisizione di Ubi Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5 mila persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà».

In sostanza l’accordo di settembre prevedeva circa 5 mila uscite volontarie, ma in questi mesi le domande di esodo hanno raggiunto e superato quota 7 mila. Intesa ha deciso di accoglierle tutte e in base al principio che regola queste operazioni, i sindacati hanno chiesto e ottenuto dal gruppo di rispettare la regola secondo cui, a ogni due esodi, corrisponde un ingresso.

A Bergamo destinate in 250

Se quindi le domande per gli esodi sono passate da 5 mila a oltre 7 mila, di conseguenza anche gli ingressi sono passati, con l’ok di Intesa, da 2.500 a 3.500. I requisiti per la domanda di esodo erano validi fino al 2026, con le prime uscite che sono già avvenute proprio in questi giorni e altre che seguiranno al 31 marzo e alla fine di giugno. Per quanto riguarda le richieste di uscita, sono 1.061 quelle che riguardano Ubi, e 6.168 per il gruppo Intesa (dovranno comunque ancora passare al vaglio dei requisiti richiesti). A Bergamo del nuovo migliaio di assunti dovrebbero essere comprese circa 250 persone.

«Con l’assunzione di mille persone che si aggiungono alle 2.500 già programmate, diamo ulteriore impulso al ricambio generazionale e al sostegno dell’occupazione. Intesa Sanpaolo continua ad investire sui giovani, punto di forza del Paese. In un contesto di notevole complessità vogliamo dare un segnale concreto improntato all’ottimismo verso il futuro». Così Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa, ha commentato le nuove assunzioni del Gruppo. «Le persone di Intesa Sanpaolo sono il nostro asset principale, saremo più forti grazie a questi giovani. Ringrazio le sigle sindacali - aggiunge - con cui i rapporti continuano a essere di stima, rispetto e proficua collaborazione, sempre a servizio della crescita di Intesa Sanpaolo. Continuiamo ad assumere a dimostrazione della solidità di un Gruppo che, con un’accresciuta attrattività per nuovi talenti e maggiori opportunità di crescita professionale e di carriera, conferma il suo ruolo di leadership a livello italiano ed europeo», ha concluso Messina.

«Segnale molto importante»

Soddisfazione anche da parte sindacale: «Quello che arriva da Intesa - spiega Paolo Citterio, coordinatore Fabi per il gruppo Intesa-Ubi - è un segnale molto importante, in linea con la nostra richiesta per avere sempre un rapporto uno a due tra assunzioni e uscite. Ma è importante anche per il nostro territorio e per i nostri giovani, che possono trovare opportunità di occupazione». «Si tratta di un risultato eccellente - aggiunge il segretario generale di Unisin-Confsal, Emilio Contrasto -, soprattutto se si tiene conto del particolare e grave momento che sta vivendo il nostro Paese a causa della pandemia».

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