Paperoni bergamaschi in Borsa
La classifica su «L’Eco» di oggi

Un anno con luci ed ombre in Borsa per i capitani d’industria bergamaschi. Lo evidenzia l’annuale classifica de i «Paperoni di Borsa» stilata a livello nazionale da MF/Milano Finanza.

Una graduatoria nazionale (non è una classifica di reddito o di proprietà, ma solo di rendite legate alle azioni possedute) che vede al posto d’onore i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca, patron della Tenaris, che tornano al secondo posto (l’anno scorso erano terzi), ma che registra anche degli arretramenti, come quello di Alberto Bombassei, oltre a una new entry assoluta, come Fabio Gritti, numero uno della Grifal, da poco quotata in Piazza Affari.

In graduatoria (la fotografia di MF è quella di agosto 2018 su agosto 2017), il primo posto assoluto vede come detto la conferma del patriarca di Luxottica Leonardo Del Vecchio, tallonato dai Rocca e con il prepotente ritorno di Prada al terzo posto (l’anno scorso era sesto). Con due note dolenti: la perdita, proprio in extremis (la valutazione MF di questo titolo è del 16 agosto), del quinto posto da parte dei fratelli Benetton che con le recenti perdite di Atlantia (legato alle conseguenze successive al disastro di Genova) sono scesi di una posizione (ora sesti, l’anno scorso erano quarti), e l’uscita «storica» dalla «Top ten» di Silvio Berlusconi, ora undicesimo.

Tornando ai bergamaschi, le buone performance del comparto petrolifero hanno sicuramente influito per il ritorno alla piazza d’onore dei fratelli Rocca, che con il titolo Tenaris (cui fa capo la Dalmine) sono passati da un patrimonio borsistico di 8,34 miliardi del 2017 agli attuali 10,72 miliardi di euro, con una crescita del 28,42%. Perde invece qualche posizione rispetto all’anno scorso il numero uno di Brembo Alberto Bombassei, ora al numero 17 in graduatoria rispetto al tredicesimo della passata stagione.

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