Patrimoni non dichiarati? C’è la legge
Su L’Eco due pagine di «Trovarisposte»

Tutti quei soggetti che detengono patrimoni mai dichiarati al fisco sino al 30 settembre 2014, sia in Italia che all’estero, potranno sanare le proprie posizioni.

Per farlo potranno usufruire della nuova procedura sino al 30 settembre 2015, sempre che non siano stati attivati nel frattempo nei loro confronti operazioni di verifica.

Con l’approvazione in via definitiva del Senato, la collaborazione volontaria (cosiddetta «voluntary disclosure», relatore il bergamasco Giovanni Sanga, Pd) verso l’erario da parte dei contribuenti diventa legge ed è già on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del modello.

Nel dettaglio possono accedere alla voluntary disclosure le persone fisiche, gli enti non commerciali, le società semplici ed equiparate, e tutti i contribuenti destinatari di obblighi dichiarativi, comprese quindi anche le società per azioni.

Il ricorso alla collaborazione volontaria prevede il pagamento delle imposte dovute (in tutto o in parte) e delle sanzioni (in misura ridotta). La regolarizzazione riguarda: conti correnti, polizze assicurative, trust, fondi comuni, partecipazioni, depositi di metalli preziosi, immobili e beni mobili registrati.

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