Poste, rinnovato il contratto:
ora la parola va ai dipendenti

Nella giornata di giovedì, 14 aprile, è stata - «finalmente» dicono i sindacati - raggiunta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro 2010 - 2012 (parte normativa ed economica) dei dipendenti di Poste Italiane Spa e delle altre aziende del gruppo.

Nella giornata di giovedì, 14 aprile, è stata - «finalmente» dicono i sindacati - raggiunta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro 2010 - 2012 (parte normativa ed economica) dei dipendenti di Poste Italiane Spa e delle altre aziende del gruppo.

E' stata - scrive la Cisl - una trattativa lunga e difficile che ha registrato in alcuni momenti un'ingiustificata rigidità aziendale che solo la compattezza e l'unità del tavolo ha consentito di scardinare. L'attuale ipotesi di rinnovo sarà l'ultimo contratto aziendale di Poste Italiane; il futuro, alla luce dei processi di liberalizzazione del mercato postale, sarà rappresentato da un contratto di settore la cui discussione affronteremo nei prossimi mesi.

Il sindacato, nella parte normativa, ha contrattato con l'azienda la revisione di alcuni  articoli del precedente CCNL, sulla scorta delle indicazioni contenute nella piattaforma sindacale e di specifiche normative di legge intervenute in materia di lavoro, di orari, di tutele familiari, di sicurezza e prevenzione; migliorate alcune normative relative ai part time; ampliato le gravi patrologie. E ancora: eliminate talune distorsioni presenti in materia di orario di lavoro; migliorato il conto ore individuale; introdotto un automatismo per il riconoscimento della prestazione aggiuntiva degli OSP ed introdotte importanti novità in alcuni punti  del CCNL attinenti la sfera dei diritti della persona.

Il confronto ha individuato le soluzioni migliori anche per la parte economica; con gli aumenti previsti – 120 euro medi mensili a regime, la maggior parte destinati ad incrementare i minimi tabellari – è stato tra l'altro possibile incrementare il “Ticket restaurant” ; aumentare la quota aziendale del fondo pensione (Fondo Poste); istituire una indennità per i titolari di ufficio monoperatore; completare il percorso di assorbimento dell'indennità di funzione per il personale quadro e aggiornare le figure professionali destinatarie della relativa indennità di posizione.

Nel mese di maggio verranno anche corrisposti 350€ medi a regime come competenze contrattuali arretrate. Infine - scrive la Cisl - «abbiamo condiviso precise regole di confronto ed informativa sul tema della incentivazione commerciale e delle politiche meritocratiche».

La parola adesso passa ai lavoratori che dovranno esprimersi sulla ipotesi di accordo raggiunta partecipando alle assemblee che verranno indette unitariamente in tutti i posti di lavoro. Se i lavoratori approveranno sarà possibile sciogliere la riserva, che ha come sempre accompagnato la sigla degli accordi, entro la fine del corrente mese di aprile.

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