Borsa ad alta tensione: crolla Mps.
Alle 16: Ubi - 3,8%, Banco +0,08 %

Giornata ad alta tensione in Borsa per le azioni delle banche all’indomani dei risultati agli stress test. Piazza Affari intorno alle 16 di lunedì ha dimezzato le perdite: il Ftse Mib, che in precedenza accusava una flessione del 2,8%, è passato a -1,38% per poi calare a - 1,61%.

L’indice, che aveva violato al ribasso la soglia dei 19 mila punti, si attesta a 19.222 punti. Rimangono pesanti le banche, anche se navigano sopra i minimi toccati in precedenza.

Anche le quotazioni di Mps alle 16 registravano una flessione del 18%, contro quella superiore al 20% di poco prima.

A favorire il lieve miglioramento è stata la performance di Wall Street, dove il Dow Jones ha azzerato le perdite, mentre il Nasdaq cede lo -0,12%. Intanto Parigi lasciava allo stessa ora sul parterre lo 0,62%, Francoforte lo 0,78% e Madrid l’1,19%.

Ubi in tarda mattinata segnava una perdita vicina al 5%, che intorno alle 16 si è ridotta a - 3,81. In tarda mattinata il Banco Popolare era circa a -1%, mentre intorno alle 16 era salito a + 0,08% .

In Borsa durante la mattina si era vista una raffica di sospensioni al ribasso. In particolare sotto pressione le azioni di Banca Mps: la banca senese valeva 4,09 miliardi, quindi è andato in fumo circa un miliardo di capitalizzazione dopo agli esami degli stress test, con la Bce che chiede un rafforzamento patrimoniale per 2,1 miliardi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA