Re della Borsa, i Rocca sul podio
Cresce Bombassei fino al 13° posto

I patron Tenaris restano terzi mentre il presidente Brembo scala posizioni (ora 13°). Pesenti chiude la «Top 50», Caccia avanza di 6 posti. I primi due gradini del podio di Leonardo de Vecchio (Luxottica) e Stefano Pessina (Walgreens Boots Alliance), quarti i fratelli Benetton.

Ancora un anno positivo per i «Paperoni di Borsa» bergamaschi, almeno tra i primi posti della lunga classifica italiana patrimoni di Borsa curata come ogni anno da Mf/Milano Finanza. In vetta infatti i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca, patron della Tenaris cui fa capo anche la Dalmine, confermano brillantemente il loro podio con la terza posizione in classifica, la stessa dell’anno scorso (e anche del 2013), con un patrimonio che tocca quota 8,34 miliardi (non è una classifica di reddito o di proprietà, ma solo delle rendite legate a partecipazioni azionarie).

Continua poi l’avanzata di Alberto Bombassei, che guadagna ancora due posizioni rispetto alla graduatoria dell’anno scorso, portandosi dal 15° al 13° posto assoluto (solo 5 anni fa non era ancora nella «Top 30»), con un patrimonio di 2,4 miliardi, forte dell’ennesima impennata del titolo Brembo, che in un anno ha guadagnato il 22,14%. Cinquantesimo posto invece per Giampiero Pesenti, che perde 4 posizioni rispetto all’anno precedente, con 534 milioni di euro, pur potendo contare su un’ottima performance del titolo Italmobiliare (che in un anno ha guadagnato il 31,28%).

Fuori dalla «Top 50», sempre sul fronte bergamasco, si assiste all’ottimo exploit di Ambrogio Caccia Dominioni: il presidente Tesmec, ha infatti potuto godere dell’ottima performance delle azioni della società di trencher e tesatura di Grassobbio,

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