Redditi pensionistici, alto il divario
tra uomo e donna a Bergamo: +56%

È al Nord Italia il maggiore divario di genere nei redditi pensionistici. Lo rileva l'Istat spiegando che gli uomini percepiscono importi più elevati delle donne su tutto il territorio nazionale, ma in alcune regioni si registrano diseguaglianze più marcate.

È al Nord Italia il maggiore divario di genere nei redditi pensionistici. Lo rileva l'Istat spiegando che gli uomini percepiscono importi più elevati delle donne su tutto il territorio nazionale, ma in alcune regioni si registrano diseguaglianze più marcate.

La Liguria è la regione in cui il reddito pensionistico degli uomini presenta lo scarto maggiore rispetto a quello delle donne (è del 53,9% più elevato), seguita da Lazio (52,1% in più), Lombardia (51,8%) e Veneto (51,6%). Le regioni in cui si registrano invece le minori disuguaglianze di genere sono quelle meridionali.

Le differenze più contenute si osservano in Calabria (gli uomini percepiscono redditi pensionistici del 19,9% più elevati rispetto a quelli delle donne), Basilicata (26,7% in più) e Molise (29,4%). La disaggregazione provinciale ripropone evidenze del tutto analoghe a quelle riscontrate a livello regionale.

Ad eccezione di Roma, le differenze più marcate caratterizzano nuovamente le province del Nord Italia - Lecco (61,6% in più), Venezia (59,4%), Livorno (58,5%), Monza e della Brianza (57,9%), Genova (57,8%), Bergamo (56,2%), Milano (55,3%), Treviso (54,2%) e Brescia (53,6%) - mentre i valori più contenuti - a conferma di quando già emerso a livello regionale - si registrano nelle province meridionali: Vibo Valentia (13,7% in più), Reggio Calabria (18,4%), Cosenza (20,4%), Ogliastra (21,7%), Nuoro (22,3%), Benevento (22,8%), Catanzaro (22,9%), Potenza (23,9%), Agrigento (24,3%) e Lecce (24,8%).

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