Reddito di cittadinanza, si parte mercoledì
Da aprile le card per il sussidio

Partono le domande per ottenere il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia della campagna elettorale del Movimento Cinquestelle: da mercoledì sarà possibile inviare le domande per ottenere la misura di contrasto alla povertà che sostituirà il rei (reddito di inclusione), mentre per metà aprile sono attese le prime «card» con le quali sarà erogato il sussidio.

Da mercoledì quindi sarà possibile fare domanda o nelle sedi dei Centri di assistenza fiscale (Caf), o on line sul sito del reddito di cittadinanza (https://www.redditodicittadinanza.gov.it/) se si è in possesso dell’identità digitale Spid, o negli uffici postali compilando il modulo Inps. Il modulo è naturalmente basato sulle regole del decreto in vigore ma potrebbe essere modificato se in sede di conversione (la settimana prossima il testo è atteso alla Camera) ci dovessero essere emendamenti che lo cambiano.

Potranno intanto chiedere il reddito i cittadini italiani o comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno residenti in Italia da 10 anni di cui gli ultimi 2 in via continuativa che abbiano un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza (al massimo 2,1 nel caso di famiglia numerosa). La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Il beneficio che si ottiene è un’integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui per un single (9.360 euro se si vive in affitto) moltiplicato per la scala di equivalenza. In pratica una famiglia di quattro persone con due figli maggiorenni con un reddito pari a zero può arrivare fino a 1.050 euro al mese ai quali si aggiungerebbero 280 euro al mese per l’affitto. Per poter fare domanda di reddito bisogna avere un Isee, Indicatore della situazione economica, aggiornato (quindi bisogna aver già presentato la Dsu, Dichiarazione sostitutiva unica). Le informazioni contenute nella domanda di reddito sono comunicate all’Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta.

L’Inps verifica il possesso dei requisiti nei successivi cinque giorni e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso una carta di pagamento elettronica emessa da Poste italiane. Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, si legge nel sito governativo sul reddito, essa consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo). È vietato usare la card per giochi che prevedono vincite in denaro.

È prevista la decadenza dal beneficio nel caso non si faccia la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non si partecipi alle eventuali iniziative di formazione o si rifiuti un’offerta di lavoro congrua. Nel caso si scopra che sono state presentate dichiarazioni o documenti falsi il beneficiario è punibile con una pena da due a sei anni di reclusione. Sarà inoltre richiesta la restituzione di quanto indebitamente percepito.

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