«Ristoranti aperti a Natale
Lo consente il contratto di lavoro»

L’Ascom interviene dopo le polemiche sulla parziale apertura dei pubblici esercizi di Oriocenter.

Le reazioni di lavoratori e sindacati alla notizia della parziale apertura dei pubblici esercizi di Oriocenter a Natale e a Capodanno, preoccupano i titolari di bar e ristoranti di città e provincia, che ora temono prese di posizione contro il lavoro festivo anche dei loro dipendenti. Per questo in tanti si sono rivolti all’Ascom, chiedendo informazioni. «È passato un messaggio distorto che ha creato qualche mal di pancia anche fuori da Oriocenter – spiega Enrico Betti, responsabile dell’area Lavoro dell’Ascom – e che rischia di generare false aspettative tra i lavoratori».

Il distinguo è sostanziale: il contratto dei pubblici esercizi – per intenderci, bar e ristoranti – è diverso da quello del commercio e a fare la differenza è proprio l’orario di lavoro. «Ci sono tutte le condizioni contrattuali e di legge che consentono ai locali di ristorazione di tenere aperto nei giorni festivi – dice ancora Betti – e i dipendenti sono tenuti a lavorare. È importante che il messaggio sia chiaro, sennò si rischia di creare problemi grossi». Come pesanti possono essere le sanzioni per chi decide di non presentarsi al lavoro: «Si tratterebbe di assenze ingiustificate – dice ancora Betti – che potrebbero avere conseguenze gravi, fino al licenziamento».

Altro discorso, invece, per gli altri lavoratori, chiamati al lavoro il 26 dicembre: «Il loro contratto non prevede l’obbligatorietà del lavoro festivo e in assenza di un accordo con il datore di lavoro, potrebbero rifiutarsi di lavorare. Sarebbero soggetti a provvedimenti disciplinari, ma non così pesanti». Sul tema è tornato ad esprimersi Mario Colleoni, segretario Filcams Cgil: «Il lavoro domenicale, festivo e serale è ormai la consuetudine – ha detto –. La flessibilità richiesta è estrema con il risultato di limitare la libertà individuale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA