Anche tre aziende made in Bg
nella guida oli di Slow Food

Come scegliere e dove trovare un buon olio d’oliva extravergine da portare in tavola?

Per non sbagliare può essere utile l’edizione 2016 della «Guida agli extravergini» pubblicata da Slow Food Editore. Prende in rassegna le varie regioni olivicole e si sofferma a consigliare 745 aziende italiane per un totale di 1.075 oli di qualità. Di ogni azienda vengono date indicazioni importanti sulla loro identità, i metodi di coltivazione e produzione, gli oli consigliati con relativo prezzo. Il volume è stato presentato nel corso del tradizionale «Gioco del Piacere» che Slow Food ha organizzato contemporaneamente in più di 100 locali in Italia. I partecipanti, giocando, hanno valutato quattro ottimi oli nazionali provenienti da aziende segnalate nella Guida agli Extravergini. In Bergamasca due le serate: una alla Trattoria Visconti di Ambivere e l’altra a Palazzo Colleoni di Cortenuova.

Alla degustazione di Ambivere ha partecipato Elena Lussana dell’azienda Il Castelletto di Scanzorosciate, segnalata nella Guida. Con passione e competenza Elena ha illustrato le nozioni principali per distinguere olio da olio, anche leggendo con attenzione le etichette. Ha poi guidato la degustazione di quattro oli italiani inviati dalla sede centrale di Slow Food. Il menù preparato da Fiorella Visconti è stato studiato appositamente per valorizzare gli oli in gioco: sformatino di erbe spontanee con crema di piselli dell’orto e cannolo con caprino e aglio orsino; trota bollita con tartare di verdure cotte e crude; sbrisolona morbida all’olio e gianduia. La cucina del «Visconti» si è confermata come sempre all’altezza di ogni situazione.

I vini in accompagnamento sono stati della Cantina Il Cipresso di Scanzorosciate (titolare l’imprenditrice Angelica Cuni), presente il giovane ma preparatissimo enologo Marco Testi insieme alla collaboratrice Anna Deldossi. Tre i vini degustati e tutti apprezzati: come aperitivo il Celestino Brut Metodo classico Terre del Colleoni doc Millesimato 2011 (95% Chardonnay e 5% Incrocio Manzoni), quindi il Valcalepio Bianco Doc Melardo 2014 (Chardonnay+Pinot Bianco e Grigio) e per finire un intrigante Serafino Moscato di Scanzo docg 2012. Ottima l’organizzazione del fiduciario Condotta di Bergamo, Stefano Golino, con l’aiuto di Enrico Radicchi.

Per quanto riguarda la provincia di Bergamo (inserita nella Dop Laghi Lombardi Sebino), le aziende presenti in Guida sono tre: Il Castelletto di Scanzorosciate, la società agricola Alba di Lovere, Mantolina di Predore. Attiva dal 1950, l’azienda Il Castelletto di Umberto Lussana comprende quasi 2 mila piante di olivo delle varietà Frantoio, Leccino, Pendolino e Sbresa per unna produzione totale di 11 ettolitri di olio. Slow Food consiglia il Dop Laghi Lombardi Sebino Alarico (costo 13 euro la bottiglia da mezzo litro) e il Monovarietale Sbresa (14 euro mezzo litro). La società agricola Alba di Lovere di proprietà della famiglia Pedrinola comprende 400 piante di ulivo con età media di cento anni, di varietà Casaliva, Frantoio, Leccino, Pendolino e Sbresa. La produzione totale è di 5 ettolitri. “L’Olio di Renzo” qui prodotto (Dop Laghi Lombardi Sebino) costa 9 euro nella bottiglia da 0,25 litri. La “Mantolina” di Predore, titolare Valentino Ghirardelli, ha iniziato l’attività nel 2009, possiede 350 piante di età media di 30 anni. La quantità di olio prodotto arriva a 7,5 ettolitri. L’olio Mantolina (varietà Leccino, Pendolino e Sbresa) in bottiglie da 0,50 litri costa 10,50 euro.

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