
Enogastronomia / Bergamo Città
Mercoledì 23 Agosto 2017
Da Nadia Ristorante
nuova sede in Franciacorta
Erbusco
Finalmente una sede degna dell’alta cucina di pesce di Nadia Vincenzi. Dopo tre precedenti location, tra Bergamo e Brescia, a Rovato, Sarnico e Castrezzato, dall’inizio di agosto splende a Erbusco la nuova insegna di «Da Nadia ristorante in Franciacorta».

Elogio alla tradizione ittica, il ristorante propone pesce freschissimo, cucinato e presentato con audace versatilità. Il ristorante di Nadia ha ottenuto il meritato riconoscimento della stella Michelin prima nella sede di Sarnico e poi in quella di Castrezzato nel 2012. Il tutto grazie alla tenacia e caparbietà di Nadia, essenza del locale, nonché creatrice indiscussa di tutto ciò che propone. Per questo siamo certi che le Guide gastronomiche non potranno, d’ora in poi, che migliorare i loro giudizi, perché – se la cucina rimane sempre al massimo livello – qui a Erbusco è di gran lunga migliorata la location, ariosa ed elegante, perfettamente ospitale. Uno spazio rilassante dai toni bianco e grigio, tra sedie di rattam e quadri moderni.

Elevata la soddisfazione per le papille gustative, alta l’eccellenza degli alimenti, una vera e propria celebrazione dei cinque sensi, immersi in un’atmosfera di elegante rilassatezza. Ogni piatto ha una sua armonia, un suo modo di fondere profumi, colori e gusti peculiari; la loro esaltazione è accompagnata da deliziosi cocktails a base di frutta di stagione. Il ristorante “da Nadia” è l’emblema della personalità di Nadia Vincenzi, simbolo per gli amanti della vera, genuina e un po’ sofisticata cucina ittica. «La freschezza è il nostro marchio di qualità». Nella nuova sede nel centro di Erbusco (complesso che appartiene alla famiglia Moretti, con l’Albereta e la Cantina Bellavista a pochi passi) il ritorno alla semplicità di Nadia è osannata da chi predilige la forza e la qualità del pescato, un connubio tra i delicati sapori della tradizione romagnola e molisana. Lo stesso complesso aveva ospitato in precedenza, con la denominazione “Mongolfiera dei sodi”, la cucina della famiglia Coppini, che in precedenza aveva stupito a Bergamo con la sua cucina di stampo toscano.
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