Il piatto Campagna Amica
Sfida tra gli agriturismo

L’Agriturismo Al Robale di Almenno San Bartolomeo con il piatto “Coniglio del Robale” è il vincitore della seconda edizione de “Il piatto di Campagna Amica”, il concorso gastronomico della cucina agrituristica bergamasca promosso da Terranostra in collaborazione con Coldiretti Bergamo.

L’Agriturismo Al Robale di Almenno San Bartolomeo con il piatto “Coniglio del Robale” è il vincitore della seconda edizione de “Il piatto di Campagna Amica”, il concorso gastronomico della cucina agrituristica bergamasca promosso da Terranostra in collaborazione con Coldiretti Bergamo. Un arrosto di coniglio che la signora Alessandra Hermann, titolare dell’agriturismo, ha preparato con una ricetta personalissima, influenzata dalle sue origini tedesche.

Si è aggiudicato il premio speciale per l’innovazione l’Agriturismo “Il Colletto” di Adrara San Martino con il piatto “Due cotture per un coniglio” mentre all’Agriturismo Molino Dei Frati di Trescore Balneario, che ha proposto il piatto “Asino brasato all’olio”, è andato il premio speciale per la territorialità delle materie prime.

L’Agriturismo Ferdy di Lenna con il piatto “Bollito di bruna alpina con salse montane” è stato premiato per la miglior presentazione.

Il concorso si propone di valorizzare la cucina legata alle tradizioni e alla cultura bergamasca realizzata esclusivamente con materie prime a km zero e al tempo stesso di stimolare le aziende agrituristiche a proporre una cucina sempre più curata e creativa, capace di fare sintesi tra modernità e tradizione.

«Le nostre aziende – sottolinea Lucia Morali presidente di Terranostra Bergamo – ospitano una clientela sempre più esigente e attenta ai dettagli che caratterizzano l’attività agrituristica anche in cucina. Con questo concorso intendiamo rafforzare il legame tra i piatti che proponiamo e il territorio in cui operiamo, mettendo però in evidenza anche la cura e l’attenzione che riserviamo ai nostri menù».

Sono state 11 le aziende agrituristiche che si sono sfidate “all’ultimo fornello” : l’agriturismo Molino dei Frati di Trescore Balneario, l’agriturismo Le Baite di Branzi, l’agriturismo Merem di Adrara San Rocco, l’Agriturismo La Robale di Almenno San Bartolomeo, l’agriturismo Quattro Roveri di Treviglio, l’agriturismo Il Colletto di Adrara San Martino, l’agriturismo Casa Eden di San Giovanni Bianco, l’agriturismo Marco di Bergamo, l’agriturismo Ferdy di Lenna, l’agriturismo Capetone di Brignano Gera d’Adda e l’agriturismo La Grande di Misano Gera d’Adda.

I piatti sono stati valutati in forma anonima da una giuria composta da chef e giornalisti che si sono espressi in merito a: territorialità delle materie prime, presentazione, gusto, innovazione, rispetto delle norme igieniche e lavorazione. Il vincitore si è aggiudicato, per l’anno 2014, l’Agripentola d’oro di Campagna Amica offerta dall’azienda “Agnelli pentole” di Lallio. La premiazione si è tenuta presso l’agriturismo “Molino dei Frati” di Trescore Balneario, primo classificato nella scorsa edizione del concorso, presente il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio. Nelle prossime settimane i piatti in gara verranno proposti negli agriturismi che li hanno presentati.

Essendo il tema del concorso centrato su “Il secondo piatto di carne”, hanno dominato i brasati e gli arrosti preparati con animali da cortile, coniglio su tutti. A far da padrona è stata ovviamente anche la polenta tradizionale bergamasca che ben si sposa a brasati e arrosti. Non sono mancate le polpette, la loanghina, i bolliti. Anche la carne di capra e di asino hanno avuto la loro giusta rivalutazione.

In provincia di Bergamo gli agriturismo sono diventati in pochi anni ben 140, di cui circa la metà associati a Terranostra di Coldiretti. «Il nostro impegno – ha detto il presidente Brivio – è anche di quello di creare un circolo virtuoso tra gli agriturismo e i produttori di Campagna Amica, così che le materie prime non prodotte direttamente in agriturismo arrivino, a chilometro zero, da aziende agricole sempre bergamasche e sempre riferite a Coldiretti».

Ivar Foglieni, ristoratore (“Giopì e Margì” di Bergamo) e componente della giuria, ha elogiato l’impegno dei partecipanti per presentare piatti della tradizione e del territorio in modo anche innovativo e bello da vedere. Ha ammonito comunque a non scimmiottare i ristoranti di tendenza, perché l’agriturismo deve mantenere una sua identità che è diversa da quella del ristorante. Questo i clienti si aspettano quando scelgono l’agriturismo: una accoglienza famigliare, un servizio semplice ma pulito, una cucina del territorio che non stravolga la tradizione ma se mai la reinterpreti in modo moderato e intelligente.

Roberto Vitali

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