La «Patata di Martinengo»
trionfa al «Giopì e la Margì»

Fino a domenica 28 settembre, nella Bassa trionfa la sagra della Patata di Martinengo, giunta alla XII edizione. Non un semplice tubero, ma un prodotto di qualità De.Co (denominazione comunale).

Fino a domenica 28 settembre, nella Bassa trionfa la sagra della Patata di Martinengo, giunta alla XII edizione. Non un semplice tubero, ma un prodotto di qualità De.Co (denominazione comunale). Il centro della cittadina domenica sarà animato con la promozione dei prodotti tipici, laboratori del gusto, degustazione, sfilata storica e altro ancora.

Per nobilitare ancor più la «Patata di Martinengo» ci ha pensato la creatività degli chef Darwin Foglieni e Isabella Plebani del Giopì e la Margì, l’elegante ristorante di via Borgo Palazzo a Bergamo, dove nei giorni scorsi si è tenuta appunto una cena particolarmente interessante per le originali proposte e gli abbinamenti del prodotto De.Co.

Una serata che si è svolta in collaborazione con La Città di Martinengo, la Pro loco Martinengo, l’Associazione Panificatori bergamaschi, il Consorzio Tutela Valcalepio, la Pasticceria Giosuè di Montello, l’Azienda Vinicola La Collina di Grumello del Monte

Fra i partecipanti, il sindaco di Martinengo Paolo Nozza, Emanuele Medolago Albani presidente del Consorzio Valcalepio, il presidente della Pro Loco Ferruccio Ferrari, mons. Paolo Rossi, Enrico Radicchi dello Slow Food, Pino Ciocchetti presidente dei tartufai bergamaschi, Giosuè Berbenni presidente Consorzio Pasticcieri Bergamaschi.

Accolti da Barbara e Alioscha Foglieni, i commensali hanno potuto conoscere la versatilità della Patata di Martinengo in cucina, utilizzata dal “saluto dello chef” fino ai dolci.

Lo stesso Darwin Foglieni a conclusione della serata ha dato una attenta e puntuale descrizione del tubero della Bassa esaltandone peculiarità rispetto a patate comuni. Va da sé che proprio queste caratteristiche incidono notevolmente nella preparazione e nella cottura della stessa patata, non disgiunta poi dall’arricchimento che il tubero dà ad altre pietanze cui si abbina.

Nel menù, al “Caviale di campagna” hanno fatto seguito una crema di patate e porri con uovo bio in camicia, gnocchi gratinati in fonduta di Taleggio dop e petali di tartufo nero di Bracca. Fra gli altri piatti presentati: millefoglie di patate con anatra di cascina in lenta cottura, pennellata al miele di castagno, infine soffice di patate e piccola pasticceria.

Una serata in definitiva che ha avuto il pregio di far apprezzare un prodotto locale tipico, nelle sue varie sfaccettature, che merita sicuramente una maggiore conoscenza e divulgazione soprattutto in prospettiva dell’Expo dedicato appunto al food. E di questa prospettiva si è parlato marginalmente ai tavoli dei commensali, impegnati soprattutto a deliziarsi con i piatti sapientemente preparati da Darwin e Isabella

Ristorante Giopì e la Margì Bergamo tel. 035242366 - 035249550 [email protected]

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