Delitto di Seriate, interrogatori fiume
per il figlio Paolo e la moglie Elena

Antonio Tizzani è stato interrogato un’ora e mezza giovedì 15 settembre in caserma a Bergamo, ma anche il figlio Paolo e la nuora che sono rimasti in caserma dalla mattina fino alle 18.30.

Ore e ore negli uffici del comando provinciale dell’Arma in via delle Valli a ripercorrere quanto avevano già dichiarato all’indomani dell’omicidio di Gianna Del Gaudio. Paolo Tizzani, il figlio della donna uccisa e di Antonio (quest’ultimo è l’unico indagato per il delitto), e la moglie Elena Foresti sono stati sentiti come testimoni, ma la durata dei loro interrogatori a un certo punto ha indotto a sospettare che la loro posizione o quella di altri familiari si fosse aggravata. «Nessun problema, non sono emerse novità di rilievo», confida un inquirente in serata.

Nemmeno la prolungata permanenza di Antonio Tizzani all’interno del comando non è da leggere come una stretta del cerchio. Un’ora e mezzo l’ex ferroviere di 68 anni è rimasto in via delle Valli: dalle 17, quando è stato prelevato dall’abitazione del figlio Paolo dove s’è trasferito dopo il delitto, alle 18,30 quando ha lasciato il comando in compagnia di figlio e nuora.

Nelle ultime ore i carabinieri sono tornati a sentire anche vicini, parenti e amici mentre i militari, armati di metal detector, hanno ripetuto le ricerche in giardini, aiuole e tombini della zona di piazza Madonna delle Nevi a Seriate dove abitavano la vittima e il marito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA