«Lui vi avrebbe salutato così»
Il saluto del «papà» del Bobadilla

I funerali martedì pomeriggio. Con lui tantissima musica e una nuova concezione di fare show. L’emozione del post di Facebook

«Il nostro”Patron”, Benvenuto Maffioletti, ci ha lasciato questa notte (sabato 5 marzo, ndr). Per rispetto alla sua volontà, il Bobadilla ....il Suo Bobadilla, rimarrà aperto. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, non potrà che condividere la nostra scelta. La famiglia non sarà presente. Lui vi avrebbe salutato così». Questa è la frase postata in Facebook alla pagina del bobadilla Feeling Club, un messaggio che ha scatenato tanti ricordi e moltissima condivisioni.

Maffioletti è stato il protagonista di una Bergamo «by night» che ha flirtato con il miglior jazz americano. Ha lasciato i tanti amici e la famiglia dopo lunga malattia: avrebbe compiuto 77 anni il prossimo 9 marzo. Il funerale, con partenza dall’abitazione di via Pascolo, 34, a Dalmine, si terrà martedì 7 marzo alle ore 14,30 nella chiesa nuova di Mariano.

Nel locale di Benvenuto si sono svolti anche memorabili after hours con gli eroi del jazz, quelli americani doc, proporsi in seconda serata dopo i concerti ufficiali, per il puro piacere della musica. Come in occasione della performance offerta da Herbie Hancock dopo il concerto per la Rassegna internazionale del jazz al Teatro Donizetti. Blitz replicato dopo pochi giorni per volontà dello stesso Hancock, innamoratosi delle asimmetriche architetture del club orobico. Su quel palco si sono esibiti fuoriclasse quali Abbey Licoln, Herbie Hancock, Gerry Mulligan, Dexter Gordon, Elvin Jones, Max Roach, Freddie Hubbard, Chet Baker, Charlie Haden.

Il «Boba», secondo la dizione in uso tra nottambuli e jazz fans, è stata la creatura coltivata con amore e passione da questo bergamasco che ha così dato vita ad una proposta commerciale in grado di cercare il punto d’equilibrio tra intrattenimento e proposta artistica.

In origine era la «Cascina bianca», già meta dalla fine degli Anni Sessanta dei musicisti che indugiavano sulla stretto spartiacque che divideva musica d’uso e leggera e jazz. Tra il 1971 e 1972 Maffioletti decide di dare nuova veste al locale trasformandolo in un locale di concezione moderna. Negli anni sono passati da Dalmine anche numerosi cabarettisti e musicisti pop, da Gino Paoli a Ornella Vanoni, da Lucio Dalla ad Adriano Celentano, da Walter Chiari a Teo Teocoli. E a condurre felicemente in porto la serata c’era sempre l’incrollabile, appassionata e solerte dedizione di Benvenuto Maffioletti per i suoi clienti e per gli amici musicisti.

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