«Maltrattamenti sui bambini»
Sequestrato asilo nido a Seriate

«La scatola magica» di Seriate (ex «Cucciolandia»), in via Locatelli, è stato posto sotto sequestro preventivo dai carabinieri. Quattro indagati. La Procura ha messo delle telecamere nascoste all’interno della struttura.

Maltrattamenti sui bambini: è la grave ipotesi di reato che ha portato l’autorità giudiziaria a disporre il sequestro preventivo dell’asilo nido (si tratta per la precisione di un micronido per 8 piccoli ospiti da 0 a 3 anni) «La scatola magica» di Seriate (ex «Cucciolandia»), in via Locatelli. Il provvedimento è stato eseguito mercoledì 16 dicembre dai carabinieri della compagnia di Bergamo, ma è giunto – stando a quanto trapela – dopo indagini cominciate circa un anno e mezzo fa, a seguito della denuncia di alcuni genitori. Le due titolari, Cristina Persico e la figlia Laura Bergami, risultano indagate con l’ipotesi di reato di maltrattamenti, insieme ad altre due maestre che avevano lavorato nell’asilo. «Siamo tranquille, non abbiamo fatto niente. Le denunce sono opera di qualche genitore che ci vuole male», ha dichiarato Persico.

Tutto è nato dalla segnalazione di alcuni genitori un anno e mezzo fa. Papà e mamme si sono preoccupati per gli atteggiamenti dei figlioletti: comportamenti strani, disagi accentuati, terrore del buio. «Quando io alzavo la voce mia figlia si copriva, in preda alla paura - racconta una madre -. E quando di notte mi avvicinavo al suo lettino per darle il ciuccio, lei faceva dei balzi per lo spavento». In alcuni casi - sempre stando alle accuse - qualche bimbo sarebbe tornato a casa con dei lividi, che avevano insospettito i genitori. Quattordici le denunce che sono state presentate. La Procura ha messo delle telecamere nascoste all’interno della struttura per filmare i presunti maltrattamenti.

La donna, contattata dal nostro giornale, ieri ha confermato il provvedimento subito dalla struttura che gestisce con la figlia. «L’indagine è scattata circa un anno e mezzo fa, dopo le denunce di qualche genitore che voleva solo farci del male - ha raccontato - Noi siamo tranquille, non abbiamo fatto niente di male. Il nostro asilo è aperto da 15 anni e non era mai successo niente. Fino a prima delle vacanze estive, l’asilo nido si chiamava “Cucciolandia”, di mia proprietà. Poi avrei dovuto far eseguire dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche, ma ho preferito chiudere l’asilo nido e riaprire nella stessa sede, insieme a mia figlia, il micronido “La scatola magica”, attualmente frequentato da otto bambini. Prima erano molti di più, ma da quando è stato riaperto dopo le vacanze i posti sono diminuiti proprio perché è diventato un micro nido. Qualcuno ci vuol fare del male, ma noi siamo tranquille».

Che la Procura abbia optato per un provvedimento come il sequestro, che non incide sulla libertà personale delle donne sotto inchiesta, lascia intendere che i fatti su cui si sta indagando non siano gravissimi. L’inchiesta è ancora avvolta dal riserbo e non è chiaro quanti bimbi siano stati coinvolti, né quanti siano esattamente gli episodi contestati. Non sono comunque isolati, visto che il reato di maltrattamenti presume la reiterazione. La notizia della chiusura della struttura è stata rilanciata su Facebook da alcuni genitori, mentre nemmeno l’assessore alla Pubblica istruzione, Ester Pedrini, ieri ne era informata: il Comune non ha competenze sugli asili nido privati e i controlli vengono effettuati dall’Asl. Il consigliere regionale Silvana Santisi Saita, ex sindaco, spiega: «Ci risulta che, dal controlli dell’Asl, non fossero mai emerse problematiche relative alla struttura o alle norme igienico-sanitarie».

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