Orio, il cargo fuori pista prende fuoco
Vigili del fuoco in azione - Video live

Durante le operazioni di smontaggio delle ali, un piccolo incendio è scoppiato nel cantiere del Boeing 737, di proprietà della compagnia ungherese Asl Airlines, che il 5 agosto scorso era finito fuori dalla pista dell’aeroporto di Orio al Serio, atterrando sulla tangenziale che porta allo scalo.

Non c’è pace per questo aereo, ora ridotto in pezzi per essere rimosso e trasportato. I lavori di rimozione del cargo sono iniziati a fine mese. Il Boeing è stato spostato su un fazzoletto di terra accanto al cimitero e al campo sportivo di Orio al Serio, sorvegliato 24 ore su 24 da guardie giurate.A dare l’allarme dell’incendio diversi lettori: una grossa nube nera ha spaventato molto gli automobilisti che transitavano nella zona.

Sul posto i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente a spegnere il rogo.

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A provocare l’incendio sarebbero state alcune scintille scoppiate mentre gli operai stavano tagliando la fusoliera del cargo, nelle operazioni di «smontaggio». A prendere fuoco sarebbero però state alcune sterpaglie, non parti inquinanti dell’aereo come segnalano dai soccorsi: il principio d’incendio avrebbe quindi riguardato la fusoliera e sarebbe stato determinato dalle scintille provocate dalla fresa durante il taglio di un’ala.

Le scintille hanno innescato un principio d’incendio ad alcuni rami di un pino secco sotto la fusoliera e da qui si sarebbero estese ad alcuni teloni che coprivano la fusoliera stessa. Proprio l’incendio dei teli, che si è rapidamente esteso alla fusoliera, ha causato la «colonna» di fumo.

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La ditta a cui è stata affidata l’operazione di rimozione è l’olandese Bcg Aircraft Recoveries, specializzata in diversi tipi di interventi in caso di incidenti aerei.

L’impresa si è affidata sul campo alla Miniliner 2.0, società di Grassobbio che si occupa di manutenzione nel settore aeronautico, per questioni di maggiore vicinanza alla sede delle operazioni e, quindi, anche di una maggiore convenienza.

Quelle che sono cominciate sono le operazioni preliminari per la rimozione del relitto: l’area è stata prima di tutto essere preparata e resa un vero cantiere di lavoro. Immediatamente dopo si è cominciato a svuotare la cabina di comando portando via tutti gli strumenti e attrezzature tecnologiche di volo.

Quindi l’aereomobile è stato «cannibalizzato» (come dicono in gergo tecnico gli addetti ai lavori): non si assisterà infatti ad un trasporto del mezzo così com’è dalla sede di Orio, ma anzi l’aereo è tagliato a pezzi, che saranno poi portati via e smaltiti (secondo una procedura specifica). Proprio in questa fase lo scoppio del rogo che ha allertato molti automobilisti in transito.

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