Orio, l’Arpa replica ai Comuni:
«Se avete nuovi dati, dateceli»

Dopo i dubbi espressi dal sindaco di Grassobbio e recentemente da quello di Seriate, che non ritengono corretti i dati dell’Arpa relativi al rumore prodotto dall’aeroporto di Orio, è arrivata la replica dell’Arpa.

«In seguito alle dichiarazioni del sindaco di Grassobbio, pubblicate il 18 agosto scorso su L’Eco di Bergamo, e al comunicato stampa diramato dal sindaco di Seriate, dove si afferma la non correttezza dei dati di popolazione utilizzati da Arpa per le valutazioni presentate nell’ambito della Commissione Aeroportuale del 30 giugno 2016, facciamo presente che questi dati sono esattamente quelli forniti dai Comuni stessi in occasione della sperimentazione della rotta 044 approvata nel 2010».

«In diverse occasioni, nel corso delle riunioni della Commissione Aeroportuale, i rappresentanti di Arpa hanno chiesto ai Comuni presenti di fornire ogni eventuale aggiornamento avessero a disposizione riguardo i dati di popolazione. In particolare, a conclusione della presentazione del 30 giugno scorso, Arpa ha distribuito ai rappresentanti dei Comuni una mappa dettagliata e ingrandita delle curve isofoniche e della popolazione residente nella parte di territorio di loro competenza, proprio al fine di consentire una verifica puntuale da parte degli Enti territoriali, ai quali ancora una volta ha ribadito l’importanza di comunicare ogni eventuale aggiornamento o modifica si fosse riscontrata rispetto ai dati di popolazione».

«In considerazione del fatto che alcuni Comuni dichiarano di avere invece effettivamente a disposizione tali aggiornamenti, anche se ad oggi non ne hanno dato alcuna comunicazione ufficiale ad Arpa, l’Agenzia sta formalmente chiedendo a tutti i Comuni dell’intorno aeroportuale che questi dati siano forniti al più presto, al fine di potere concludere aggiornate valutazioni di esposizione della popolazione nei due scenari messi a confronto».

«Naturalmente, Arpa è disponibile a incontrare i Sindaci ogni qualvolta si renda necessario, auspicando che la discussione possa essere sempre ricondotta ad argomenti concreti senza inutili polemiche che, come in questo caso, si sarebbero potuto evitare con la tempestiva produzione di dati aggiornati».

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