L’ambulanza travolta dal treno
«Accertamenti svolti troppo dopo»

Ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato Aurelio Carminati, finito indagato nella veste di capostazione di Ambivere per la tragedia ferroviaria di Pontida del 7 novembre 2013.

Richiesta subordinata a una condizione: l’acquisizione, da parte del giudice, di tutte la carte riguardanti gli interventi tecnici effettuati sul comando manuale per l’innalzamento delle sbarre del passaggio a livello che, secondo la ricostruzione accusatoria, sarebbe stato azionato all’interno della stazione di Ambivere, causando il disastro.

Il giudice dell’udienza preliminare Tino Palestra si è riservato la decisione sulla condizione posta dall’avvocato Paola Landriani, legale dell’imputato: il gup attende una

formulazione per iscritto ed eventuali osservazioni del pubblico ministero titolare delle indagini, Maria Cristina Rota.

In aula il magistrato inquirente ha osservato che ogni intervento è tracciabile, in quanto effettuato e registrato dalle Ferrovie. La difesa però vuole vedere in particolare gli interventi tecnici eseguiti dopo l’incidente, per la precisione nel lasso di tempo intercorso tra la tragedia e lo svolgimento della consulenza tecnica disposta dal pm. La difesa ha infatti rilevato che l’accertamento tecnico irripetibile è stato eseguito diverso tempo dopo i fatti e lo stato dei luoghi potrebbe aver subito alterazioni.

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