Aree di rigore

«Urge un rapido ripensamento». «Bisogna garantire il portafoglio dei risparmiatori». «Serve la strutturazione di un meccanismo di nomina». La lettera trovata stamane sulla scrivania nell’ufficio di Bruxelles, in arrivo dall’Italia, avrà fatto sobbalzare il presidente della Commissione Jean Claude Juncker, perché l’Europa non è un organismo perfetto, migliorarne la struttura e l’efficienza è diventato indispensabile e il vento di sfiducia che soffia sempre più forte può alimentare pericolose derive.

Tutto può avere pensato, il numero uno continentale, tranne che di trovarsi davanti alla missiva di un parlamentare europeo non critico nei confronti del rigorismo di Angela Merkel, ma nei confronti dei rigori fischiati dall’arbitro Rocchi. Poiché dobbiamo sempre farci riconoscere, l’eurodeputato della Lega Gianluca Buonanno ha chiesto al Parlamento europeo di occuparsi dello «scandaloso arbitraggio di Juventus- Roma», con la proposta di coinvolgimento dell’Uefa e la designazione di arbitri internazionali per le partite di squadre quotate in Borsa.

Come se il nostro Paese non avesse, agli occhi di Bruxelles, nessun altro problema, ecco che l’esecutivo dovrebbe anche farsi carico delle conseguenze emotive di una partita di calcio. Una richiesta fuori dal mondo che la dice lunga sulla nostra credibilità politica. Per noi rigore non è quando il debito è fuori controllo, ma - come diceva Boskov - quando arbitro fischia. Magari male.

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