Il francescano

Questione di interessi passivi. È il motivo che ha indotto martedì mattina un insegnante disoccupato a entrare in una delle numerose filiali della Cassa di risparmio di Genova (Carige), a saltare oltre il bancone e a prendere per il collo un’impiegata.

Questione di interessi passivi. È il motivo che ha indotto martedì mattina un insegnante disoccupato a entrare in una delle numerose filiali della Cassa di risparmio di Genova (Carige), a saltare oltre il bancone e a prendere per il collo un’impiegata.

In un primo tempo l’uomo ha simulato una rapina, poi essendo senza pistola e senza vocazione ha lasciato perdere, ma con fermezza ha chiesto di poter parlare degli «interessi passivi sul conto corrente, che mi stanno mantenendo in rosso». E per farlo voleva andare in carcere, presumendo di poter incontrare lì l’uomo che gli avrebbe dato una risposta: Giovanni Berneschi, ex presidente della banca, appunto in prigione per associazione a delinquere, truffa e riciclaggio.

Secondo l’accusa dei pm genovesi, Berneschi avrebbe accumulato un patrimonio di 22 milioni di euro (prima portato in Svizzera e poi scudato), facendo acquistare immobili sovrastimati per ricavarne profitto. Nell’interrogatorio lui si è difeso così: «Quei soldi sono il frutto di una vita di risparmi. Ho sempre vissuto come un francescano, come una persona umile, non come l’uomo fra i più potenti e ricchi della Liguria».

Probabilmente proprio per questo l’insegnante esasperato voleva parlare con Berneschi. Per capire come sia possibile che un comune risparmiatore di questi tempi abbia il conto in rosso e lui con 22 milioni di attivo. Duri sacrifici o altro? Il rapinatore dilettante non ha ottenuto neanche questa soddisfazione: poiché incensurato è finito ai domiciliari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA