Libri come se piovesse

Ma allora è un vizio. Non era bastato Massimo D’Alema con il suo «Non solo euro» acquistato in 500 copie dalla cooperativa Cpl Concordia a definire la vanità letteraria della nostra classe politica.

Adesso entra in hit parade anche Maurizio Landini con il volume «I miei primi Primo Maggio», che sarà sugli scaffali, e fin qui nessun problema. Si potrebbe chiudere la faccenda ricordando la frase allarmata di Massimo Troisi: «Quando entro in libreria mi prende l’ansia, loro sono in tanti a scrivere e io da solo a leggere». Ma c’è di più. Il libro del segretario della Fiom è stato acquistato in blocco (60.000 copie) dal colosso della grande distribuzione Coop Adriatica per i soci e i clienti: 195 punti vendita fra ipermercati e minimarket, due miliardi di fatturato, tre milioni di soci.

Possiamo immaginare l’invidia di D’Alema. Se dovesse dipendere da questi numeri, oggi colui che fu il lider Massimo conterebbe 120 volte meno del sindacalista in felpa che minaccia di fondare un partito. La gloria del mondo è transitoria e lo sappiamo tutti, ora tocca a Landini al quale l’editore ha dato il compito di spiegare ai bambini i valori del primo maggio, partendo dalla domanda che campeggia in copertina: «Perché oggi non vado a scuola e la coop è chiusa?».

Ben più impegnativo l’obiettivo di D’Alema, che con «Non solo euro» si prefiggeva, contro l’avanzata delle forze populiste, di indicare all’Europa la strada per tornare ai suoi valori fondanti. Fra i quali non sembra esserci il vizietto di farsi comprare i libri in blocco dagli amici.

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