Cadono Sofia e i nerazzurri
Ma i forti si rialzano sempre

Ormai è chiaro da tempo, i risultati e la risonanza mediatica ne hanno delineato netto il profilo: le eccellenze dello sport bergamasco nel mondo oggi sono l’Atalanta e Sofia Goggia. Ti sembra il caso di sbandierarlo proprio all’indomani di una domenica uscita di pista? È nel momento della sconfitta che devi tenere i nervi saldi, oltre ad analizzare cosa è andato storto (leggete le pagine che seguono).

E non abbiamo dubbi che il popolo dei nerazzurri, così come quello della spericolata signorina delle nevi, non scenderà dal carro proprio a questa fermata: la simpatia internazionale che riscuotono è incrollabile. E parliamo di due realtà dalle prospettive spalancate. Davanti all’Atalanta e a Goggia si profila il mese della gloria. Per il solo fatto di attraversarlo, di essere attesi a quegli appuntamenti che appartengono solo ai più forti. Comunque vadano a finire. Gasperini porterà i suoi uomini al cospetto del Borussia Dortmund in Europa League e nel frattempo proverà ad eliminare il collega Allegri e la sua Juve dalla Coppa Italia, in palio la finale. La sciatrice di Astino gareggerà alle Olimpiadi per vincere. Trascinata dal suo proverbiale coraggio che la spinge a «tener giù il piede» – come dice lei – e pazienza se qualche volta deraglia, come ha fatto ieri nel supergigante di Cortina al termine di una tre giorni che si era aperta trionfalmente nella prima libera. Anche l’Atalanta saprà rialzarsi, lo fa sempre. Per una volta non ha segnato al Napoli, non è proprio riuscita a far male e ha incassato la «vendetta» dei partenopei, che le hanno presentato il conto del recente ko in Coppa Italia e già all’andata in serie A si erano presi la prima parte di rivincita delle due scoppole subite la scorsa stagione. Non è sempre festa, speriamo lo sia fra un mese.

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