Dolcissima Sara Dossena
Atalanta amarognola

Un altro secondo tempo che cambia la partita dell’Atalanta. Un’altra rimonta subita. Con la Spal il danno è almeno parziale, visto che il confronto è finito in pareggio e stavolta non si è perso, ma nel finale i nerazzurri – ridotti in dieci per l’espulsione di Freuler: intervento in ritardo e scomposto, con piede a martello sulla gamba di Viviani –, hanno visto le streghe, rischiando di capitolare (prima Berisha e poi il palo hanno salvato il risultato di 1-1). E, morale della domenica, hanno perso due punti dopo aver assaporato la vittoria, gioia strozzata per l’ennesima volta in questa prima parte di stagione.

Ma le gare con certe avversarie – seppur degne –, per di più giocando in casa, bisogna vincerle se si desidera mantener vive le ambizioni di un campionato da quartieri medio-alti. Il mezzo passo falso ha invece aumentato il ritardo rispetto al settimo posto, che vale l’Europa League 2018/19, da -1 a -3.

Bisogna anche sapersi accontentare e il punticino non si butta via, considerate le attenuanti del momento, che non è brillante: le partite ravvicinate tra serie A nel weekend, turni infrasettimanali ed Europa League, hanno chiaramente pesato sulle gambe e sulla testa della squadra. Neppure il (pur contenuto) turnover ha potuto evitarlo. Un po’ di stanchezza in questo tour de force è fisiologica ed è un fattore con cui fare i conti in una stagione tanto stimolante quanto logorante. Ora, prima della trasferta da brivido a San Siro contro l’Inter, arriva la sosta per lasciare spazio alla Nazionale. Una pausa benedetta se Gasperini riuscirà a ricaricare le pile dei suoi uomini.

Ma nella bocca della domenica non è rimasto solo un po’ di amaro per il mancato successo dell’Atalanta: prima del fischio d’inizio allo stadio di Bergamo, era arrivata da New York una notizia dolcissima, il sesto posto della clusonese Sara Dossena alla madre di tutte le maratone, tra l’altro la prima della sua vita agonistica. Pronti-via e la trentaduenne seriana ha portato a casa il miglior risultato di sempre per la Bergamo che ogni anno vola a sgambettare nella Grande Mela (considerati anche i maschi, non solo le femmine). Grande Sara, applausi scroscianti.

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