Goggia in planata verso la Coppa. Con intelligenza

Sofia Goggia risale sul podio nella seconda discesa libera di Crans Montana, ottenendo un preziosissimo terzo posto dopo il dodicesimo del giorno prima, e mette una seria ipoteca sulla conquista della coppa di specialità.

Per l’aritmetica i giochi sono rimandati all’atto finale, la gara del 16 marzo a Courchevel, ma solo la campionessa bergamasca a questo punto può perdere il trofeo, dall’alto dei suoi 482 punti contro i 407 della svizzera Corinne Suter, l’unica che in teoria potrebbe sorpassarla sul filo di lana: ieri il divario tra le due sciatrici si è di nuovo allargato perché l’elvetica, che sabato aveva rosicchiato a Sofia la miseria di quattro punti, ieri ha chiuso quarta e ne ha persi dieci. Goggia – che negli anni si è meritata la fama di impavida spericolata – sulle nevi del Canton Vallese si è comportata saggiamente. Perché è intelligente oltre che coraggiosa. Su una pista più tecnica e impegnativa di quella di Pechino (che le è valsa l’argento olimpico proprio dietro l’oro della Suter), ha fatto bene i conti con la condizione fisica che le consentiva il recupero non ancora pienamente compiuto dall’incidente di Cortina. «Sono a metà del processo di guarigione. Mi emoziona dire di aver imparato anche a perdere. Sono scesa con il freno a mano tirato», ha ammesso sabato. Poi la domenica – ripresa confidenza con la pista – ha cambiato marcia, ma sempre amministrando le proprie forze.

Evidente la soddisfazione al traguardo. E con l’obiettivo ben chiaro in testa: «Dobbiamo rimanere concentrati fino alle finali». In Francia Sofia arriverà con la gamba più tonica perché nel frattempo avrà aggiunto altre due settimane abbondanti di lavoro su muscoli e tenuta. E una volta al cancelletto non avrà comunque bisogno di strafare. Il suo vantaggio è tale che potrebbe anche permettersi di arrivare decima (26 punti) e veder trionfare la Suter nella discesa di giornata (100 punti): il risultato finale della stagione in libera sarebbe comunque 508 a 507 per la nostra fuoriclasse. Che non vuol dire aspettarsi una Goggia ragioniera in pista. Attenta a non rischiare inutilmente però sì. Sofia, a 29 anni e con tanta esperienza sulle spalle, soprattutto in materia di infortuni, è ormai un’atleta al massimo della maturità. Che unita a forza e talento la rende ancor più invincibile.

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