Il traguardo è vicino
Ora niente ansia

Divertirsi, divertire, vincere. Nel momento decisivo del campionato è riemersa (non da domenica) la migliore espressione dell’Atalanta di Gasperini. Che – per azzardare un paragone irriverente – sta conducendo la corsa per l’Europa League (l’Inter è aritmeticamente ancora in lotta per un posto in Champions) ben diversamente da come l’attrezzatissima Juve sta guidando la volata scudetto: stanca, seppur sorretta dall’orgoglio e dalle giocate dei suoi campioni, la capolista; in crescendo i nerazzurri, che, infilato il terzo successo di fila, devono solo badare a se stessi sfruttando l’onda di energia e fiducia che li sta spingendo al traguardo.

Domenica hanno vinto anche Milan, Fiorentina e Sampdoria, ma sono alle spalle, sono loro che inseguono l’Atalanta. Nessuna paura dei viola e dei blucerchiati, a -4: sono ottavi, un gradino sotto l’ultima posizione utile per andare in Europa League, il 7° posto oggi del Milan – a -1 – , seppure attraverso i preliminari, mentre il 6°, occupato da Gomez e compagni, consente l’accesso diretto alla fase a gironi, se i rossoneri non vinceranno la Coppa Italia. Nessuna paura nemmeno del confronto all’Olimpico, domenica prossima, con la Lazio che è terza e in zona Champions. L’Atalanta, nella classifica parziale del girone di ritorno, la precede, essendo quarta alle spalle di Juve, Napoli e Milan.

Un quadro che certifica l’accelerata di Gasperini. E ci stava nei pronostici perché a primavera le sue squadre volano. Se poi recuperi titolari importanti (sono rientrati progressivamente Caldara e Ilicic, resta fuori per infortunio solo Spinazzola), se finalmente raggiungono lo standard richiesto le ali Castagne e Gosens (ex seconde linee) e se soprattutto, divertimento nel divertimento, un ragazzino come Barrow ti porta in attacco una ventata di freschezza fatta di vivacità, agilità, tecnica e fiuto del gol, se a primavera ti fiorisce in casa un giardino così, puoi sfogliare la margherita delle possibilità.

Perché le partite diminuiscono di tre punti in tre punti, perché il rettilineo è imboccato, lo striscione dell’arrivo è là in fondo, si vede bene: dopo la Lazio, proprio il Milan a Bergamo e il Cagliari in Sardegna. Bisogna solo mantenere la concentrazione, l’ansia lasciamola a chi rincorre.

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