In Europa per distacco
Papu sempre più leader

Ma che bella classifica. Atalanta quinta (a pari punti con l’Inter ma in vantaggio negli scontri diretti), cinque lunghezze sopra il Milan, che sembra risentire non poco dell’assenza dell’infortunato Bonaventura e, anche vincendo mercoledì il recupero a Bologna, resterebbe indietro. Così come la Fiorentina che giocherà nel posticipo, domani in casa della Roma, e oggi ha la stessa classifica dei rossoneri. Per qualche giorno è certo che i nerazzurri – squadra e tifosi – possono provare l’ebbrezza di essere in Europa per distacco.

È il sogno che comincia a materializzarsi e ormai sarebbe anche difficile nascondersi: l’obiettivo di una competizione continentale ventisei anni dopo la partecipazione alla Coppa Uefa 1990/91 (l’Atalanta arrivò fino ai quarti di finale poi fu eliminata dall’Inter) è sempre più alla portata, giornata dopo giornata. E, visti i valori in gioco, è difficile immaginare cedimenti. Ovvio, bisognerà capire se il Milan può risorgere (ma deve sbrigarsi) o se la Fiorentina dimostrerà continuità. Lasciamo perdere il Torino, che cammina lontano dieci punti. I nerazzurri concorrono soprattutto con rossoneri e viola e, fossimo in Lazio e Inter, non prenderemmo sottogamba la cavalcata degli uomini di Gasperini. Che ieri contro il Cagliari hanno rispettato un pronostico che pareva scontato già alla vigilia. Il primo tempo è stato quasi un allenamento, le reti di un Gomez sempre più leader sono arrivate presto conferendo ulteriore sicurezza alla squadra. Di fronte un Cagliari modesto e gli si conceda pure l’attenuante di assenze importanti. Berisha mai in pericolo, nemmeno quando nella ripresa i sardi hanno provato a reagire, salvo poi concedere all’Atalanta le occasioni più pericolose. Quest’anno in casa mai avevamo assistito a una vittoria tanto pacifica, con il sussulto nel secondo tempo di un Cristante al debutto e che ha sfiorato il gol appena entrato.

Per completare la domenica di festa, l’ospite d’onore è stato Mino Favini, per 24 stagioni (1991-2015) responsabile del vivaio atalantino: si è portato a casa la maglia numero 81 (come gli anni che ha compiuto giovedì scorso), donatagli dal presidente Antonio Percassi, ma anche la soddisfazione di vedere tutti insieme giocare bene e trionfare tanti giovani che aveva accolto ancora bambini. Sono le favole del calcio.

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