L’Atalanta gioca a flipper
Bergamo in orbita

Siamo senza parole, ma anche questa volta, confusi e felici, proviamo a trovarle. Diciamo la verità, dopo il primo tempo di ieri e viste caratura e occasioni dell’avversario, avremmo firmato tutti per un pareggio. Anzi, l’avremmo salutato come l’ennesima impresa: una rocciosa Atalanta prosegue la striscia positiva, murata l’anti-Juve.

Macché punticino, i ragazzi di Gasperini sono meravigliosamente impazziti, ci hanno lasciato intendere che avremmo comunque visto una bella partita di calcio e, senza neppure darci il tempo di passare da casa a salutare, ci hanno caricato sulla loro astronave proiettandoci in orbita. Questa è la nostra prima cartolina dallo spazio, da quassù si gode una vista che toglie il fiato e ci si sente leggeri come una piuma, senza alcuna forza di gravità se non la dolcissima consapevolezza che mister Gasperini è la stella polare che sta guidando la Bergamo calcistica lungo una rotta vertiginosa, attraendo a sé una fiducia incondizionata. Nel passato si erano già visti luccicare i colori nerazzurri ma questo sta diventando il bagliore di un sole che illumina a giorno.

Mai vista un’Atalanta così in tanti anni. Lo stupore già montava dopo aver sconfitto Napoli e Inter, ma che questa squadra riuscisse a superare anche la lanciatissima e dotatissima Roma, oggi accreditata come l’unica rivale credibile della Juventus nella corsa allo scudetto, era difficile pronosticarlo, per i più pragmatici persino azzardato. L’Atalanta lo ha fatto in rimonta, vale a dire nelle condizioni peggiori, contro il più brutto cliente del momento. Ha tremato nel primo tempo, ha dilagato (nel gioco, non nel conto dei gol solo perché Freuler ha colpito il palo) nella ripresa. Una prova di maturità sontuosa, la Champions a un passo. Il film di quel secondo tempo entra di slancio nella cineteca nerazzurra. Nella storia nerazzurra. L’Atalanta ha giocato a flipper con la Roma. L’ha ubriacata. Anziché accusare la fatica, ha alzato i ritmi, invertendo la tendenza delle precedenti partite. L’avevamo scritto all’inizio della stagione che non sarebbe stato un campionato da mezze misure. Ma qui ogni domenica è un uovo di Pasqua. Fra due settimane c’è la Vecchia Signora, marpiona e seducente finché volete ma questa Atalanta è giovane e bella da catturare gli sguardi. E i punti.

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