Prova di maturità superata.
E punto guadagnato

Anche uno 0-0 può fare buon fieno nella cascina bergamasca. La dodicesima giornata di ritorno complessivamente è risultata favorevole all’Atalanta, che guadagna un punto e aggancia il Milan (sconfitto 2-1 dalla Juve a Torino) al quarto posto (ma i nerazzurri, se finisse il campionato così, sarebbero quinti per via degli scontri diretti che pendono dalla parte dei rossoneri, un pareggio e una vittoria), mentre le rivali o tengono lo stesso passo (la Lazio pareggia 2-2 col Sassuolo e va a quota 49.

Il Torino sabato aveva impattato a Parma, 0-0, ed è anch’esso a 49) o frenano, come la Sampdoria (a 45), sconfitta in casa dalla Roma l’altro ieri per 1-0: i giallorossi, anche loro in corsa per l’Europa (se Champions o League lo vedremo più avanti), sono gli unici ad avere rosicchiato punti all’Atalanta e ora la inseguono a 51. Lasciamo perdere la Fiorentina , sconfitta in casa dal Sassuolo (1-0) e ormai fuori dai giochi con i suoi 39 punti. Il pareggio di San Siro è prezioso: alla capacità di sofferenza di un’Atalanta umile, ma comunque vicina a sfiorare il colpaccio (che palla d’oro per Gomez quella rasoiata di Ilicic ad attraversare l’area al 3’ della ripresa, peccato che l’argentino sia arrivato in ritardo di una frazione di secondo), bisogna contrapporre la superiorità, il possesso palla e le occasioni mancate dall’Inter. Merito soprattutto di un concentratissimo Gollini, sempre bravo a scegliere il tempo.

Gli si chiedeva una prova super e lui ha risposto puntuale ad ogni attacco, che fosse portato da Asamoah, Vecino, Icardi, Politano o Nainggolan. Ha detto no a tutti. Doveva essere una prova di maturità, i nerazzurri di Gasperini l’hanno superata a testa alta. Avevano di fronte la terza forza del campionato ed erano privi di Zapata, il capocannoniere della squadra: nella valutazione finale sono motivi che danno spessore a questa partita senza reti. La prossima sarà lunedì 15 in casa contro l’Empoli, cliente di bassa classifica ma bravo a costruire gioco e a disturbare quello dell’avversario. E per le concorrenti non sarà una giornata più facile: Cagliari-Torino, Genoa-Sampdoria, Lazio-Milan, Udinese-Roma (la meno insidiosa, sulla carta).

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