Segui l’Atalanta di Gasp?
Allora cavalca la tempesta

Il peggio e il meglio dell’Atalanta in una sola partita. Ragazzi, ditecelo prima, non si può trepidare in questo modo: Gasperini, abituato a far lavorare sodo i suoi giocatori, ci suggerisca come allenare le nostre coronarie per seguire preparati la sua squadra, che non smette mai di stupire in tutti i sensi. Per la verità dovremmo saperlo che la quiete non fa parte di questa era nerazzurra. Sono due stagioni e mezzo che cavalchiamo la tempesta dei sensi agonistici. Dopo la rimonta di ieri da 0-3 a 3-3, cosa dobbiamo aspettarci al prossimo «rodeo»? Neppure il tempo di sederci e bere un bicchier d’acqua che mercoledì sera arriva la Juve per i quarti di Coppa Italia: gara secca, con tanto di supplementari, se non dovessero bastare i tempi regolamentari, e di rigori, se il match non dovesse risolversi nemmeno dopo 120 minuti.

Sarà un’altra battaglia, con l’Atalanta tutt’altro che sfavorita nonostante la caratura dei detentori del titolo. Pronostico aperto, i bianconeri rischiano grosso se non tarpano le ali a Gomez e compagni, addormentandone l’aggressività. Ma il vero tallone d’Achille dell’Atalanta si è visto nel primo tempo di ieri: la vulnerabilità della difesa se perde un briciolo di concentrazione. Lì bisognerà darsi una registrata. Qualcuno obiettava: ma perché non Palomino subito, visto il campionato di alto livello che sta disputando? Eppure anche Djimsiti si era dimostrato all’altezza. E ha sorpreso in negativo la giornata pendente di Mancini, il difensore pisano fino a ieri in crescita continua, dritta e stupefacente. L’ingresso dell’argentino nella ripresa ha rimesso in sesto la retroguardia, il resto lo ha fatto il carattere della squadra, nonostante gli errori di Ilicic (che però si è dato un gran da fare) e il rigore calciato alle stelle da Zapata, bravissimo a riscattarsi un minuto dopo. È il suo momento e alimenta la fiducia per la sfida alla Juve.

Prendiamo il pareggio in rimonta con la Roma come un punto d’oro visto come si era messa la domenica, per il resto trionfale grazie, tra gli altri, ai risultati di Martina Fidanza, vincitrice della Coppa del Mondo di ciclismo su pista, di Nicole Colombi, campionessa italiana della marcia, e di un’ancora strepitosa Sofia Goggia, seconda nella discesa libera di Garmisch. C’è da leccarsi i baffi

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