App made in Bg
fanno furore sul Web

Con le sue applicazioni nei primi mesi di quest'anno ha sfondato il tetto dei 10 milioni di download: mica male per chi ha iniziato quasi per gioco. Un periodo davvero gratificante per il bergamasco Mario Viviani, 25 anni.

Con le sue applicazioni nei primi mesi di quest'anno ha sfondato il tetto dei 10 milioni di download: mica male per chi ha iniziato quasi per gioco e ora, con le sue Apps innovative, si ritrova ormai da due anni stabilmente nella top 100 degli sviluppatori mondiali nel panorama Android, il sistema operativo utilizzato per smartphone e tablet.

Un periodo davvero gratificante per il bergamasco Mario Viviani, 25 anni, laureando in Informatica e Comunicazione digitale all'Università Statale di Milano che martedì sera ha raccontato la sua avventura di successo nel mondo digitale al tradizionale «Aperinfo» del Talent Garden di Bergamo (lo spazio ideato da Alberto Trussardi e FerrettiCasa e dedicato ai talenti locali impegnati nel settore della comunicazione, design, marketing, grafica e web) svelando i segreti della sua start up. A consacrarlo nell'olimpo dei più «cliccati» (le graduatorie sono generate automaticamente in base al numero delle applicazioni scaricate), dove staziona stabilmente da un paio di anni, è stata «Super Clock Wallpaper», l'applicazione che ha creato nel 2011 per l'interfaccia degli smartphone.

«Si tratta di un'App molto immediata graficamente - commenta Mario Viviani - che consente di personalizzare ora, data, sfondi, font, colori e informa sulla percentuale di batteria residua del cellulare e sul nome della rete wi-fi a cui si è connessi». Tanto semplice e accattivante da essere piaciuta fino ad oggi a qualcosa come 5 milioni di utenti che l'hanno scaricata sul proprio telefonino, e da essere scelta a in occasione del Natale 2011 da Samsung per la campagna pubblicitaria via internet.

E così ha preso vita «Mariux Apps», l'impresa artigiana di Mario Viviani che, nei primi due anni di attività, ha prodotto e venduto su Google Play (il negozio virtuale dove è possibile acquistare le applicazioni) oltre 90 Apps per un totale appunto di 10 milioni di download. «Era la fine del 2010 quando mi sono avvicinato quasi per gioco allo sviluppo di applicazioni mobili - racconta - Era materia che stavo studiando in università. Mi sono reso conto subito però che si trattava di un settore con buone opportunità professionali: in Italia si era ancora agli albori, ma negli Stati Uniti le applicazioni per gli smartphone e i tablet erano già un successo».

E infatti Mariux Apps deve l'80% della sua fortuna al mercato americano, in primis, e poi a quello asiatico, Giappone, Corea e India. «E' ancora marginale quello europeo - sottolinea Viviani - anche per una certa diffidenza ad utilizzare la carta di credito per acquistare le applicazioni. Credo potrà esserci un'ulteriore espansione quando anche qui sarà possibile ricorrere al credito telefonico». Di certo si tratta di un settore che non conosce crisi, tanto che a ottobre 2012 Mario Viviani ha spostato la sua attività al Talent Garden di Bergamo dove ha cominciato a sviluppare applicazioni «su misura» anche per le aziende.

Senza abbandonare comunque il business dei privati: a gennaio 2013 ha sperimentato con successo «My Effects», la sua prima App gratuita - che consente di modificare, personalizzandole, le fotografie scattate con lo smartphone - supportata dalla pubblicità (in pratica i guadagni sono determinati dal numero di utenti che cliccano i banner pubblicitari). E a maggio lancerà sul mercato statunitense un nuovo software per Leap Motion, innovativo sistema di controllo gestuale che, abbandonati mouse e tastiera, consentirà di interagire con il computer e i suoi programmi utilizzando semplicemente i gesti della mano.

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