Menopausa, necessari
controlli alle ossa

La Mineralometria ossea computerizzata (Moc) è una metodica radiologica che consente la misurazione della densità minerale ossea. Viene utilizzata non solo per la prevenzione dell’osteoporosi ma anche per il follow-up di alcune patologie o di alcune terapie che possono incidere sul metabolismo osseo. Ne parliamo con il dottor Mario Castelli, referente del servizio Moc di Humanitas Castelli.

Dottor Castelli, è dall’89 che segue questa tecnica diagnostica. Cos’è cambiato?

«Quasi tutto. I densitometri hanno avuto una notevole evoluzione. All’inizio erano macchine che utilizzavano sorgenti radioattive per cui erano poco stabili, lente (esame della colonna 30-35’) rumorose e fornivano immagini poco definite. I densitometri di oggi funzionano a raggi X, sono stabili, precisi, rapidi (esame della colonna in meno di 3’), forniscono ottime immagini e danno una dose di radiazioni al paziente estremamente bassa (7,0-7,5 micro Sv per un esame di colonna e femore), paragonabile a una giornata di esposizione all’aperto (valori inferiori a 10 micro Sv si definiscono di irrilevanza radiologica)».

Perché è necessario fare la Moc?

«È innanzitutto un esame di prevenzione e andrebbe eseguito all’inizio della menopausa. Così facendo si possono evidenziare situazioni potenzialmente a rischio e, comunque, si ha un punto zero della propria densità ossea. La Moc è indicata in caso di riscontro radiologico di osteoporosi o di frattura da fragilità, di ipertiroidismo o di ipotiroidismo in terapia con dosi soppressive di levotiroxina, di artrite reumatoide e di artropatia psoriasica, nelle connettiviti, nelle malattie infiammatorie intestinali croniche, celiachia e sindromi da malassorbimento. Ma anche nelle sindromi nefrosiche e nell’insufficienza renale cronica, nei trapianti di organo, nell’immobilizzazione prolungata, nel diabete e in presenza di magrezza patologica. In Humanitas Castelli oltre il 40 % degli esami annui viene richiesto da uno specialista».

Possiamo dire che è un esame di genere? Quindi femminile?

«Direi di sì, al 95%. Il picco di densità ossea nelle donne è attorno ai 35-40 anni, poi inizia a calare con una possibile accentuazione dopo la menopausa; diversi fattori (attività fisica, alimentazione, fumo, assunzione di alcool, familiarità per osteoporosi, menopausa precoce, livelli ematici di vitamina) possono essere coinvolti».

Ogni quanto è bene ripetere la Moc?

«Un volta effettuato il primo esame attorno ai 50 anni, se non ci sono grosse problematiche, dopo 2/3 anni, altrimenti dopo 18 mesi».

Esistono dei consigli per prevenire la riduzione della densità ossea?

«Senz’altro è importantissimo fare attività fisica vale a dire camminare a passo sostenuto almeno 30 minuti al giorno, così come seguire un’alimentazione equilibrata che preveda alimenti ricchi di calcio; la dose di calcio consigliata è pari a 1/1,2 grammi al giorno. Se non è possibile assumere latticini, principale fonte di calcio, è consigliabile utilizzare acqua minerale di origine vulcanica (> 300 mg/litro di calcio) e integratori di calcio. È necessario inoltre controllare i livelli ematici di vitamina D, ridurre il più possibile il fumo e il consumo di alcool».

Dopo aver letto tanti esami, c’è una soddisfazione particolare che ha avuto nella stesura di un referto?

«Sicuramente seguire negli anni i pazienti e collaborare con specialisti che hanno fiducia nella nostra struttura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA