I 45 anni di San Fermo
chiesa sempre «aperta»

Una chiesa portico, una chiesa-soglia. Un posto con la porta sempre aperta, attento agli ultimi. È questo, prima di tutto, la comunità cristiana di San Fermo, che festeggia quest’anno 45 anni.

La prima comunità non territoriale della Bergamasca, e ora la sola rimasta nella nostra diocesi. Fondata il 18 ottobre del 1970, a crearla dal nulla tre sacerdoti: don Biagio Ferrari, ora 74enne, che quest’anno festeggia il cinquantesimo di sacerdozio, Donato Forlani, 83, e don Aldo Riboni, 78 anni. «Nasce dal cammino compiuto dagli universitari cattolici di quei tempi: frequentavano la Chiesa di San Marco, vicino alle Poste centrali – racconta don Biagio -. La Messa era celebrata alle 10,30 della domenica. A un certo punto pensammo di dare continuità a questo gruppo. Era un modo per rafforzare il cammino religioso e sociale già intrapreso».

Ragazzi già vicini a una fetta della città più ai margini: «Fasce deboli, spicchi di territorio che cercavano sostegno: si collaborava con la scuola popolare di Monterosso, c’era attenzione verso i ragazzi della città, delle famiglie che più avevano necessità. La comunità è nata con un’impronta precisa, fatta di una condivisione di scelte, anche economiche». È don Biagio a raccontare com’è nata questa esperienza così particolare, che «non è una comunità parrocchiale, ma un gruppo di cristiani che si ritrovarono a vivere con responsabilità, consapevolezza e condivisione la vita».

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