Slot, via Palazzolo agguerrita
Petizione e nuova assemblea

I residenti di via Palazzolo affilano le armi contro l'imminente apertura di una sala slot nella loro strada: per lunedì è prevista una nuova assemblea, a cui sono invitati anche i residenti degli altri quartieri dove sorgeranno le sale da gioco.

I residenti di via Palazzolo affilano le armi contro l'imminente apertura di una sala slot nella loro strada: per lunedì 13 maggio (alle 20.45 all'Oratorio dell'Immacolata) è prevista una nuova assemblea, a cui sono invitati anche i residenti degli altri quartieri dove sorgeranno le sale da gioco, per decidere quando indire un sit-in davanti al Comune.

Inoltre, si conteranno anche tutte le firme raccolte per la petizione da presentare al questore e al sindaco. Da Palazzo Frizzoni, comunque, si guarda già con attenzione alla vicenda, e alla precedente assemblea hanno partecipato due consiglieri: Lorenzo Carminati (Lista Tentorio), anche in rappresentanza dell'assessore alle Attività produttive Enrica Foppa Pedretti, e Luisa Pecce (Lega). Gli esponenti del parlamentino cittadino hanno assicurato il massimo impegno, anche nel sollecitare i parlamentari bergamaschi, per cercare di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini. Da via Palazzolo parte la proposta di una manifestazione condivisa con i residenti degli altri quartieri dove è previsto il taglio del nastro per le sale slot. Sale che, quando ospitano le videolottery, per essere autorizzate devono avere il via libera del questore. La preoccupazione che circola è tanta, perché in molti hanno timore delle ricadute sui quartieri in termini di degrado. Anche nella 3ª Circoscrizione - una sala aprirà in via Marzabotto - si preparano contromisure: «Vogliamo costruire un momento di sensibilizzazione – ha affermato il presidente Daniele Lussana – organizzando un incontro, perché la dipendenza da gioco è un problema sociale. Poi, sarà rivolto al questore un «invito-supplica – ha proseguito Lussana – perché prima di concedere le autorizzazioni si valuti bene la situazione, il nostro è un quartiere dove vivono tante famiglie».

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